R.B.
A seguito di quanto riportato da Municipio Verde, vorrei aggiungere alcune precisazioni, circa gli slanci compiuti da qualcuno fra i convenuti sui quali sarà assolutamente importante inserirsi.
1) Innanzitutto la Presidente Berti, circa la valorizzazione del sito, ha espresso il concetto del "partire con il piccolo", ovvero con interventi, (e qui voglio intendere anche iniziative) fattibili nell'immediato. Nella fattispecie il riferimento è sembrato essere soprattutto legato alla necessità di mettere in siurezza il sito e renderlo più presentabile, ma al di là di ciò, è forse il concetto che fa più ben sperare, visto che una piccola proposta, con riflessi di valorizzazione del territorio etrusco esiste già! Sotto tale aspetto, possiamo infatti dire che i vari comitati e le associazioni, che si sono uniti nel richiedere il patrocinio per la rappresentazione dello spettacolo "Laris Pulenas", nel luglio prossimo a Poggio Castiglioni, in proposito abbiano anticipato la Circoscrizione Est.
Se ci pensiamo bene, la richiesta che sta sul tavolo della Circoscrizione, come pure di altri assessorati coinvolti, si dimostra assai modesta rispetto alle opere da subito necessarie!...
Per questa, infatti, essendo fondamentalòmente a costo zero, (dunque non ci si potrà trincerare dietro il "vorrei/mi piacerebbe ma non ci sono risorse"...) tenuto conto delle affermazioni di stamani, come si potrà tirare indietro?
E'immediato che la rappresentazione di "Laris Pulenas", avvenendo su Poggio Castiglioni, richiamerà l'attenzione sul problema della fruibilità della città Etrusca, visto che non ci si potrà non chiedere il perchè questa non sia potuta avvenire a Gonfienti.
Tra l'altro, proprio in quel momento la stessa Gonfienti potrebbe essere interessata dalla consueta rassegna estiva de "Le Notti dell'Archeologia", o dalle immanncabili polemiche per la sua esclusione all'intreno di questa.
Detto questo, se per luglio Gonfienti non sarà "aperta", abbiamo l'obbligo di credere che si siano creati i presupposti per esserlo almeno metaforicamente.
Tengo a precisare che non voglio illudermi, ma crederci ( ...e soprattutto continuare a lavorarci...).
2) Il presidente Napolitano ha vavanzato l'ipotesi di un coinvolgimento del comitato e di Camars nelle valutazioni sui saggi attualmenti in corso nell'ulteriore zona di ampliamento nel territorio di Campi Bisenzio. Giustamente, il Dott. Pofferi ha chiarito che l'importanza non sta nella parteciapzione del comitato, che non può assolutamente essere competetente (vedi partecipazione su urbanistica secondo Martini..), bensì che il tutto avvenga in estrema trasparenza e che i risultati dei saggi siano sottoposti a serie ed attente valutazioni, soprattutto ricorrendoli alle valutazioni di etruscologi di fama internazionale.
In coda, Napolitano ha anche detto che presto Interporto sarà una società in attivo e che, non potendo per legge redistribuire utlili, potrà finanziare la realizzazione del Parco Archeologico:
questa il Comitato se la lega stretta al dito!
3) Il presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale, Ambra Giorgi, a fronte della richesta di un impegno programmatico sul punto della realizzazione del Parco Archeologico, ha risposto che quando ci sarà un progetto si penserà a come finanziarlo: se anche su questo punto non sarò l'unico pazzo a volerci credere, il comitato si metterà al lavoro per consegnare a chi di dovere tutto l'occorrente per passare finalmente dalle parole ai fatti!
4) Un'ultima, ma forse ancor più importante punto da annotare, è il richiamo che ho voluto fare all'importanza della tutela dei beni comuni e quello che essi siano.
Ho voluto cogliere l'occasione per ricordare a tutti che quando si interviene su vaste aree di territorio, si interviene su un bene di tutti e per questo, necessariamente, la politica deve preoccuparsi di riscuotere il più vasto consenso, oltre raccogliere ed incamerare i sentimenti della cittadinanza.
A riguardo, ho ricordato come la cittadina continuamente attribuisca spontaneamente valori importanti a luoghi, edifici o strutture, e che questi valori siano solo tardivamente recepiti dagli strumenti di tutela del bene.
Riportando l'esempio di Piazza Mercatale o dell'Ex-Banci, ho spiegato quanto sia fastidioso, discutere sui limiti o sulla sussistenza o meno di un vincolo monumentale, quando si è a conoscenza che il vero vincolo di cui che decide dovrebbe tener conto è dovrebe essere quello imposto dal sentimento popolare.
Ho spiegato che non credo che ai comitati, interessi fare l'anti o l'altra-politica, ma interessa che la politica faccia la politica, e che se questa debba spendersi per tutelare gli interessi dei cittadini tutti e non solo di qualcuno in particolare.
Francamente, è un mio desiderio profondo che la politica sia "La Casta", purchè la casta sia una casta di nobili, ma soprattutto di nobili in fatto di intenti.
Francesco Fedi - Comitato Città Etrusca sul Bisenzio
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