Pubblichiamo quindi con piacere l'interpellanza presentata da Alessandro Bonacchi, consigliere di Rifondazione Comunista - la Sinistra l'Arcobaleno al Quartiere Sud, che riporta l'attenzione su questa problematica.
MV
Al Presidente del Quartiere Sud
All’assessore alla mobilità del comune di prato Enrico Giardi
Al Sindaco del Comune di Prato
Oggetto: Interpellanza
Argomento: Trasporti pubblici nel quartiere Sud
Considerato che:
l'articolo 16 della costituzione italiana recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. ”
L' attesa di un mezzo di trasporto pubblico per muoversi dalla periferia al centro della città di Prato è in alcune tratte di 30 minuti, ma alcune volte si riesce ad arrivare nel centro della città in tempi accettabili. Nei giorni festivi nelle frazioni è necessario aspettare 1 ora prima di poter prendere il mezzo pubblico.
Ad esempio Jolo e Tavola distano circa 3 km. Da Jolo autobus per il centro e dal centro autobus per Tavola. Tempo necessario in un giorno feriale 1 ora riuscendo a prendere le coincidenze. Discorso analogo si può fare per altre tratte ad esempio:
Santa Maria a Colonica – Fontanelle, Paperino – Tavola , San Giusto – Casale, San Giorgio a colonica -Paperino, Tobbiana – San Giorgio a colonica
Quindi muoversi con i mezzi pubblici tra le frazioni del quartiere Prato Sud è praticamente impossibile non possedendo o non potendo usare un mezzo proprio.
Queste storiche frazioni ricche di patrimonio artistico, densamente abitate, con numerose attività artigianali, commerciali ed industriali, che non sono ragionevolmente collegate ne tra di loro ne con le zone limitrofe o dell'area metropolitana.
Inoltre dalle frazioni del nostro quartiere è molto difficile raggiungere il centro civico della circoscrizione con i mezzi pubblici.
Considerata il diritto di residenti, pendolari , lavoratori , pensionati , studenti, turisti, di poter lavorare, fare commissioni studiare e divertirsi anche senza il possesso di un mezzo di trasporto proprio o volendolo lasciare in garage.
Vorrei sapere se fornendendo un trasporto pubblico di fatto non funzionante si ritiene di permettere ad “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente” tramite il servizio pubblico possa essere considerata una discriminazione per le scelte personali (non acquistare un mezzo proprio) o economiche (non potersi permettere un mezzo proprio) e di fatto una limitazione nel godimento di un diritto riconosciuto dall'articolo 16 della Costituzione della Repubblica Italiana
Vorrei sapere quali sono le politiche dei trasporti che l'amministrazione comunale intende portare avanti per permettere alle persone di usufruire pienamente del diritto alla libera circolazione sancito dall'articolo 16 della costituzione ed in quali tempi l'amministrazione ritiene di adeguare le linee degli autobus alle necessità dei cittadini che legittimamente vorrebbero usare il trasporto pubblico per muoversi.
Bonacchi Alessandro
Capogruppo Rifondazione Comunista - La Sinistra L'arcobaleno
Quartiere Prato Sud
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