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La mer, la fin...

lunedì 22 settembre 2008

Bici. Prato non pedala

Spunti di riflessione su un servizio che andrebbe migliorato...
MV

da il Tirreno del 22/09/08
Prato non pedala, il flop delle bici a nolo
Solo poche decine di tessere a un anno dall’inaugurazione del servizio Le utilizzano soprattutto i pendolari alla stazione ma la novità non è ancora decollata
PRATO. L’idea era buona, anzi ottima. Il risultato però è impalpabile: esigue tracce di biciclette a noleggio nel flusso costante di auto, suv e moto che in certe ore ingorga le strade cittadine.
L’idea è quella di “Bici in città”, così il Comune ha battezzato un anno fa il servizio di noleggio delle biciclette in cinque parcheggi scambiatori (stazione centrale, Serraglio, piazzale Nenni, parcheggio dell’ospedale e via Toscanini a San Paolo).
Doveva essere un modo per far pedalare i pratesi e decongestionare il traffico, ma a distanza di quasi un anno (il servizio è partito il 1º ottobre 2007) la novità stenta a decollare.
Sarebbero poco più di 70 le tessere annuali da 20 euro vendute dal Comune: in una città di quasi 200.000 abitanti, tolti vecchi e bambini, significa che la cosa ha interessato un pratese su duemila. Un po’ pochino anche per un popolo di incalliti guidatori come sono tradizionalmente i pratesi.
E allora bisogna capire se è un problema di scarsa comunicazione, di inadeguatezza del servizio oppure semplicemente di rifiuto dell’idea di muoversi in bici.
Quanto alla comunicazione, in effetti non è che di “Bici in città” si sia parlato e si parli molto. Se n’è cominciato a vociferare alla fine del 2006 con l’illustrazione di massima del progetto, poi c’è stata l’inaugurazione ufficiale a ottobre dell’anno scorso e un primo bilancio, sembrava positivo, un paio di mesi dopo. A giugno il Comune ha inaugurato l’Ufficio biciclette in piazza Mercatale 31 (aperto il lunedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18) affidandone la gestione all’associazione Tandem, che rilascia le tessere magnetiche: il costo annuale è di 20 euro, bisogna compilare un modulo e lasciare una cauzione.
Così com’è stato pensato, il servizio sembra rivolto più che altro ai pendolari. Non a caso le bici più utilizzate, tra le circa 50 disponibili, sono quelle della stazione centrale e del Serraglio, un po’ meno quelle di piazzale Nenni e del parcheggio dell’ospedale, quasi per niente quelle di San Paolo in via Toscanini, dove gli utenti abituali si contano sulle dita di una mano. All’inizio qualcuno ha provato a chiedere altre forme di noleggio, magari giornaliero, ma in Comune hanno detto che non era semplice cambiare il sistema elettronico che controlla le tessere.
Per funzionare davvero, forse servirebbe un maggior numero di punti dove lasciare la bici (che va riconsegnata dalle 6 alle 22), oppure una maggiore pubblicità dell’iniziativa da parte del Comune.
Va anche detto che Prato è uno dei pochi comuni toscani che hanno puntato su questo tipo di servizio. Ciò nonostante siamo lontani dal panorama di città come Parma, Ferrara o Mantova, dove le strade sono piene di biciclette e dove, va aggiunto, ci sono probabilmente meno furti delle due ruote. Oppure di Parigi, che conta su un parco di circa 20.000 bici a noleggio con un sistema simile a quello pratese e stazioni di consegna distanti in media 500 metri l’una dall’altra.
Tutto sommato, il sistema potrebbe essere migliorato e meglio pubblicizzato, ma una popolazione che ama davvero l’aria pulita è chiamata anche a fare uno sforzo di volontà, senza il quale non c’è idea o progetto che tenga, e continueremo a far le code dietro all’ennesimo cantiere.
Paolo Nencioni

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