Maracchi (Cnr): «Cambio del clima rende probabile una nuova alluvione»
Al convegno organizzato per ricordare l'alluvione del 4 novembre 1966 è intervenuto il direttore dell’Istituto di Biometerologia del Cnr di Firenze
OGGI, MENO RISCHI PER IL CENTRO STORICO. «Rispetto ad un evento alluvionale come quello del ’66 oggi Firenze sarebbe interessata a valle del centro storico. La portata che defluisce nel fiume è infatti molto maggiore rispetto ad allora». Lo ha detto il segretario generale, facente funzione, dell’autorità di bacino dell’Arno Marcello Brogioni. Brogioni ha poi spiegato che «per completare il piano lanciato nel 2005 insieme a Regione e Ministero dell’Ambiente servono circa altri 150 milioni di euro. Io ci credo in queste risorse, altrimenti non continueremmo a andare avanti con il nostro lavoro e a cercare risultati. Fino a adesso il flusso di risorse c’è stato anche se minimo. Ad oggi sono arrivati circa 60 milioni tra l’intervento della Regione, degli enti locali e del Ministero». Rispondendo alle domande sull’effetto delle precipitazioni di questi giorni per l’invaso di Bilancino, Brogioni ha sottolineato che «le pioggie stanno rimpinguando l’invaso e ultimamente il bacino è cresciuto di un milione di metri cubi di acqua; ne mancano all’appello circa una quindicina per arrivare al massimo che sono circa 57-58 milioni. Con un inverno normale o anche al di sotto del normale l’invaso sarà comunque riempito».
04 novembre 2008
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