Via Francigena: Università, Comuni e Pellegrini
Lupi: facciamo della Francigena materia di studio nelle nostre università
“A Lucca in occasione del'iniziativa promossa dalla Fondazione Campus Studi del Mediterraneo dal titolo "Le Università per la via Francigena" e aperta dal prof Veca presidente della Fondazione, alla presenza di numerosi rappresentanti delle Università italiane, nella fattispecie: Pisa, Siena, Genova, Pavia, Parma, Valle d'Aosta, Bocconi di Milano, Venezia, ho portato il saluto della Regione Toscana e dell'AEVF - ha dichiarato Mario Lupi capogruppo VERDI per l’Unione in Regione Toscana, delegato per il Consiglio Regionale della Toscana nell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Europea per le vie Francigene.
Il mondo Universitario ci spinge con forza verso la realizzazione del grande progetto Europeo della via Francigena e la politica deve rispondere positivamente. Occorre lavorare con iniziative formative e sinergie interuniversitarie e stringere un rapporto con il territorio e con chi vive e percorre la Francigena. Interessante il rapporto, che sta avviandosi, di collaborazione ed interazione tra Università e AEVF. A Lucca ho raccolto anche numerosi stimoli, considerazioni, preziosi e puntuali rilievi di come le Pubbliche Amministrazioni e le Istituzioni debbano avere chiaro che la Via Francigena per l’alto valore che rappresenta, non debba essere “mercificata”, ma presentata nella giusta dovuta considerazione: vi è infatti una analogia fra lo studente e il pellegrino che coincide in fattori puntuali: la ricerca, la motivazione e l’avere una aspirazione; il pellegrino è al tempo stesso studente e docente.
Di rilievo l'interesse per studiare ed avviare specifiche sezioni di corso di studio universitari sulla Via Francigena e stimolare progetti di ricerca, stimolare tesi di laurea e cicli di lezioni sulla materia. Insomma dobbiamo fare come in Regione Galizia: - ha concluso Lupi - in ogni facoltà inseriamo un esame di studio sui percorsi e vie storiche partendo dalla via Francigena; avremmo un risultato che a mio avviso avvierebbe in maniera concreta quell’opportuno processo che chiamo “rivoluzione culturale”, fondato su principi etici, valori storici, legame col territorio quanto mai necessario, specie in questo momento, per nuove generazioni di giovani.”
ufficio stampa
Gruppo Verdi per l’Unione
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