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La mer, la fin...

sabato 20 dicembre 2008

Autostrada Tirrenica. Dopo quarant'anni è sempre un'idea sbagliata

Da fonte regionale copiamo un articlo che racconta la lunga marcia che ha portato oggi il progetto dell'autostrada tirrenica molto vicina ad essere realizzato. Segue un articolo del Tirreno di Grosseto che dà per scontato la sua realizzazione entro il 2010.
Un progetto bagliato, ma soprattutto un'idea sbagliata e un danno di grandi proporzioni all'ambiente.
mv
Dagli anni sessanta quando viene immaginata, fino al 18 dicembre 2008: tutte le tappe
Autostrada tirrenica, una storia lunga quaranta anni
Nel 2003 la proposta progettuale costiera della Regione, poi accettata
La vicenda dell'autostrada tirrenica, una storia lunga quaranta anni. Ecco qui di seguito le tappe fondamentali:
Agli inizi degli anni sessanta: L'autostrada Tirrenica viene immaginata dall'ingegner Mario Bruni, famoso progettista di varie autostrade italiane (tra cui le toscane Sestri Levante-Livorno e la Viareggio-Lucca) e accanito sostenitore della mobilità su gomma come volàno per lo sviluppo economico.
1969: viene costituita la Sat, società autostrada tirrenica (Sat) avente come oggetto sociale esclusivo la costruzione di un'autostrada a pedaggio tra Civitavecchia e Livorno.
1976: E' la data del congelamento per opera della Commissione Parlamentare Oddorisio poiché insostenibile dal punto di vista economico.
1982: l'anno del suo reinserimento nel piano delle infrastrutture pubbliche.
Fine anni Ottanta: la Sat comincia la costruzione della prima tratta costiera tra Livorno e Rosignano.
1990: iI progetto di autostrada tirrenica viene bocciata dalla Commissione Via di Giorgio Ruffolo, per ragioni paesaggistiche, idrogeologiche, economico-finanziarie, progettistiche.
5-12-2000: intesa sulla Grosseto-Civitavecchia recante la firma di tutti i soggetti interessati Ministero, Regione Toscana, Regione Lazio, Anas).
Marzo 2001: viene finanziato il raddoppio del tratto Ansedonia - confine regionale.
Gennaio 2002: Il Governo Berlusconi indica l'indisponibilità del Ministero a confermare la soluzione Anas con soli finanziamenti pubblici; in alternativa presenta una ipotesi autostradale con pedaggiamento con percorso collinare, immediatamente avversato dalla Regione Toscana.
Sempre nel 2002 la Regione Toscana decide di elaborare un proprio studio sul completamento del Corridoio Tirrenico che, partendo dagli stessi principi alla base dell’Accordo del 2000, ne sviluppasse le soluzioni progettuali tenendo conto delle nuove normative tecniche, dell’inserimento territoriale e della esigenza di introdurre forme di pedaggio per il finanziamento dell’opera. Fin dall’inizio la proposta della Regione Toscana non individua un tracciato specifico; definisce invece un "corridoio costiero" con più ipotesi per consentire al successivo studio di impatto ambientale di approfondire la conoscenza del territorio, dei vincoli, delle risorse al fine di definire il tracciato più idoneo. Tale proposta è stata verificata con Province, Comuni, Associazioni Ambientaliste e forze economiche e sociali attraverso un confronto serrato ma molto produttivo.
7-07-2003: La proposta, che ha portato ad una soluzione fortemente condivisa con le osservazioni delle Province e dei Comuni per i successivi approfondimenti, viene presentata al Governo.
2005: Sat "Società Autostrade Toscane", concessionaria dell'opera, presenta il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale per il completamento dell'autostrada tirrenica Rosignano-Civitavecchia con due ipotesi di tracciato: una "mista", ritenuta non compatibile dalle Regioni, dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero per i beni e le attività culturali, e una "costiera" che ripercorre il corridoio definito dalla proposta della Toscana del 2003.
31-03-2006: il Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli esprime parere favorevole al tracciato costiero.
13-7-2007: Il Ministero per i beni e le attività culturali, con nota del Ministro Rutelli da il via libera al tracciato costiero; la Regione Lazio non si è ancora espressa formalmente.
9-11-2007: il Cipe affronta la questione dell'Autostrada Tirrenica Livorno - Civitavecchia, evidenziando la necessità di acquisire il parere della Regione Lazio e attiva un tavolo tecnico al fine di verificare il progetto preliminare trasmesso dall'Anas integrato con le opportune modifiche progettuali.
27-03-2008: il Cipe esamina gli esiti del tavolo tecnico e invita la Regione Lazio a esprimere il parere.
Il Cipe reitera l'invito. Finché a novembre la Regione Lazio esprime il suo parere favorevole.
18 -12-2008: il Cipe approva il progetto preliminare dell'autostrada tirrenica recependo il parere della Regione Toscana e le relative prescrizioni.
Autore: Chiara Bini
da Toscana Notizie
TOSCANA - URBANISTICA: «Autostrada tirrenica? Aperta prima del 2015»
CLAUDIO BOTTINELLI
VENERDÌ, 12 DICEMBRE 2008
IL TIRRENO - Grosseto
Il presidente Sat, Bargone, non ha dubbi: via libera del Cipe venerdì prossimo
GROSSETO. I lavori per l’autostrada tirrenica? Inizieranno nel 2010 e prima del 2015 l’autostrada sarà aperta.
Ne è convinto il presidente della Sat, l’avvocato Antonio Bargone, che - raggiunto telefonicamente - dà per il 19 dicembre la data del via libera ai lavori da parte del Cipe.«Nel 2009 - aggiunge - la Sat metterà a punto i progetti esecutivi, visto che quelli di massima sono già pronti e sul tracciato definitivo è stato raggiunto un accordo; nel 2010 i lavori potranno finalmente avere inizio. Il tratto Cecina-Grosseto potrebbe essere completato in un paio d’anni, visto che si tratta di un adeguamento».
Vedrebbe così la conclusione il tormentone del collegamento autostradale fra Cecina e Civitavecchia, completamento della Europa 1, che va avanti con alti e bassi dal 1968 (data del primo progetto), ma che trova le sue radici anche prima, visto che nel 1964 i giornali già pubblicavano la notizia che si sarebbe fatta l’autostrada e davano addirittura il tracciato. Un tracciato ovviamente diverso da quello attuale, visto che era completamete costiero, passando addirittura da Follonica e Castiglione della Pescaia. Ci sono state battaglie dure attorno a questo tracciato. L’ultima quella che vedeva contrapposti i progetti del ministro Lunardi (tracciato collinare) e quelli della Regione Toscana (tracciato costiero con una serie di variazioni). Alla fine l’ha spuntata la Regione e sul tracciato costiero tra Grosseto e il confine con il Lazio è stata trovata la via da percorrere. Anche se questa affossa l’idea che nel 2001 pareva vincente di un ammodenamento dell’Auirelia che sarebbe stata messa in sicurezza a sud di Grosseto impedendo quello che gli ambientalisti definiscono lo scempio di un territorio naturalmente e paesaggisticamente qualificato.
Una contestazione, quella degli ambientalisti, che si è appena rinnovata con la nascita, un paio di settimane fa, di un Comitato intercomunale che abbraccia i comitati ambientalisti dell’Alto Lazio e della Maremma di nuovo insorti contro la cementificazione del territorio e la distruzione che la realizzazione dell’autostrada, a loro dire, comporteranno.
Bargone non si scompone: «Ormai quello è un discorso chiuso. Non ci preoccupa più».«Da quello che so - dice il presidente della Sat - la autostrada tirrenica va al Cipe il 19 dicembre». Ma non ci sono stati dei problemi legati al finanziamento delle autostrade da parte dello Stato, che hanno portato al rinvio, ultimamente, per tre volte delle decisioni del Cipe? «Questo - precisa l’avvocato Bargone - riguarda altri punti all’ordine del giorno del Cipe, non quello relativo alla Tirrenica. Pare però che i problemi siano stati superati; ci sarà un pre-Cipe venerdì 12 dicembre e il venerdì successivo, il 19 cioè, ci sarà il via libera alla nostra autostrada».
La Tirrenica, d’altra parte, come conferma l’avvocato Bargone, sarà interamente finanziata dalla Sat che ha già pronti tutti i progetti.
«Ci sarà ancora da definire - afferma - se saranno modificate o no certe norme, volute a suo tempo dall’allora ministro Di Pietro, che mettono le concessionarie in una sorta di gabbia affermando che si devono muovere come se fossero pubbliche amministrazio, facendo gare per tutto. Noi abbiamo già progettisti che hanno lavorato su questa autostrada, che conoscono bene il territorio, che hanno già fatto un progetto preliminare avanzato, che hanno fatto accordi con Comuni, province, regione. Se non verranno modificate le norme Di Pietro ci saranno degli intoppi e dei rallentamenti. Se invece, come pare, questa norma verrà modificata, allora si potranno accorciare di molto i tempi e potremo aprire i cantieri addirittura nel 2010».
Questo vuol dire, chiediamo, che sono stati superati anche i problemi che erano sorti per il tracciato laziale? «Sono stati superati - risponde Bargone - perché il Lazio ha fatto la delibera di localizzazione, finalmente, e non ci sono quindi più ostacoli». Nel territorio laziale il tracciato dovrebbe passare sul tracciato dell’Aurelia, quasi ovunque. Quindi saremmo in retta di arrivo e la novella dello stento dell’autostrada tirrenica pare proprio - conclude - che stia per concludersi
agenzia di informazione della Regione Toscana

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