Arriva l’esercito a Prato ( Parà o Bersaglieri o Lagunari, niente battute sui Lagunari visto che venivano impiegati nei vespri siciliani)
L’esercito si stabilisce nel centro storico, tra pochi mesi vi sarà l’apertura del nuovo centro commerciale con Ipercoop, piscine e multisala.
Come succede da SEMPRE a seguito dell’apertura dei centri commerciali si ha una consequenziale chiusura di esercizi vista l’attrazione che la gente ha nei confronti dei suddetti, ergo i commercianti del centro, ma non solo loro, avranno ancora meno clienti, ci sarà meno gente che frequenterà il centro storico e quindi aumenterà il degrado del centro storico.
Avremmo quindi un centro che si svuoterà ancora e che sarà ancora più degradato, ma con i militari.
A seguito di ciò non sarà difficile immaginare un aumento delle proteste dei pochi commercianti rimasti e degli abitanti del centro, quindi cosa si farà? Si chiederà di aumentare il contingente militare? Più militari? E poi un parà o un bersagliere ha i poteri di effettuare un fermo od un arresto? Qual è stata l’ultima volta che dei militari hanno effettuato degli arresti? Quale Stato al mondo con l’utilizzo dei militari ha risolto dei problemi? La Colombia? L’Italia con i Vespri ha forse reso più sicura e vivibile la Sicilia?
In una fase così complessa e con delle prospettive economiche a medio termine tutt’altro che rosee cosa può fare la presenza dell’esercito nelle strade quando a forza di cassa integrazione e chiusura incessante delle imprese vi sarà l’aumento del malcontento popolare? Tra pochi mesi inizieremo a sentire l’effetto delle chiusure continue che abbiamo avuto nei mesi scorsi e che continuiamo ad avere in questi giorni.
Non si può rispondere a battute al disagio sociale come fa il sindaco, il punto però è: quando si chiede si sa cosa si chiede, si sa se quel che si chiede serve veramente?
Se mi chiedete: sei d’accordo all’utilizzo dei militari tout court al fine di ripristinare la legalità rispondo seccamente no! Se mi chiedete: sei d’accordo sull’utilizzo di corpi speciali scelti, come lo sono quelli all’interno dell’Arma dei Carabinieri, al fine di sostenere le normali forze di polizia in Operazioni Speciali atte a combattere: spaccio di droga, sfruttamento del lavoro, sfruttamento della prostituzione, etcc… allora direi di sì.
Io non sono per un NO aprioristico dei militari, ma sono certamente contrario ad uso aprioristico delle forze armate. Si usano lì dove servono e se servono. Quando il militare entra in campo perché la politica ha fallito allora ……………….
Viviamo in un periodo strano e pericoloso. Se non riusciamo a capire e gestire in modo concreto quelle che sono delle richieste emozionali forti, espressione di un disagio vero, allora rischiamo di fare la fine del topo col gatto.
Torno a ripetere: SOLO CON POLITICHE EFFICACI SI PUO’ COMBATTERE E RISOLVERE QUESTO GRAVE PROBLEMA, MA SE SI VUOL RISOLVERLO VERAMENTE E’ NECESSARIO SOPRATTUTTO NON SEGUIRE LE STESSE LOGICHE CHE HANNO CREATO IL PROBLEMA : c’è bisogno di posti di lavoro e allora facciamo centri commerciali, così si sono cancellati posti di lavoro ben retribuiti e se ne sono creati di nuovi ma “atipici”.
Apertura all’est e vai con la delocalizzazione, così un distretto si è cancellato, ma non c’è problema si investe nei “servizi”.
Si è investito in un distretto monotematico cosicché quando quel tema è venuto meno la città ha iniziato a morire e coloro i quali proponevano invece di indirizzare l’economia della città in più direzioni, in modo che fosse equilibrata e che così in caso di necessità poteva supportare la crisi di un dato mercato, beh costoro sono stati zittiti ed ora siamo alla frutta.
Si potrebbe continuare così per ore.
Siamo veramente certi che quando abbiamo fatto certe scelte le abbiamo fatte liberamente, oppure abbiamo semplicemente seguito la corrente, ciò che il sistema indicava.
Chi decide il sistema?
Nessuno ha obbligato i grandi imprenditori pratesi a dare lavoro alle imprese cinesi ( controllate dalla mafia ) però gli conveniva e l’hanno fatto, adesso sono tutti a piangere.
Nessuno ha obbligato a delocalizzare in Cina, però è risultato più conveniente delocalizzare piuttosto che ridiscutere un sistema economico diverso.
Il Made in Prato è stato ridicolizzato, certo va bene il d.o.c. per il Carmignano, il d.o.p. per la Cinta Senese, ma un certificato che garantisca un prodotto che segua un certa filiera qualitativa quello no.
Qualsiasi proposta che non segua il “mainstream” allora è stupida.
Abbiamo seguito il “mainstream” e siamo nella merda.
Adesso dall’alto, dagli stessi che hanno contribuito a metterci nella merda, ci viene suggerito la fenomenale possibilità dei militari e noi diciamo di si. Siamo noi a chiederli.
Come si fa ad avere fiducia in coloro i quali hanno deciso fino ad ora per noi ? Stiamo forse navigando nell’oro? Perché se stiamo navigando nell’oro un po’ di fiducia la potrei anche dare ma quella che vedo è marrone e puzza.
Appunto tutto ciò per me puzza.
Quando l’uso dei militari non viene più imposto, bensì addirittura richiesto siamo alla fine.
C’è una sola via d’uscita.
C’E’ DA CAMBIARE PROSPETTIVA.
Fausto Barosco
Nato in Veneto trapiantato a Prato da otto anni.
Sposato e futuro padre di un bellissimo bimbo.
Imprenditore di me stesso.
Co-autore di una nuova e migliore Prato.
membro del MeetUp di Beppe Grillo a Prato
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