Riceviamo e volentieri pubblichiamo
MV
L’Interporto della Toscana Centrale SpA ha così prodotto uno scempio paesaggistico inaudito che farà certamente entrare quella orrenda struttura nel ben poco virtuoso “guiness dei primati”, nella specialissima categoria delle italiche brutture.
Nel bel mezzo dell’area archeologica vincolata si sta pure costruendo una strada, non prevista nell’impianto originario dell’interporto, che corre parallela alla pista ciclabile nel tratto che da via del Ciliegio conduce, oltre un fossetto, al grande magazzino con vetri a specchio, frontistante le case di via Traversa Cellerese. In quel punto avrebbe dovuto sorgere, secondo le previsione urbanistica del 2003, l’ingresso ovest al parco archeologico (sic).
Prof. Giuseppe Alberto Centauro
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