In occasione della comunicazione dell’Assessore Baronti in Consiglio Regionale sul tema università, i Verdi della Toscana intervengono con una mozione depositata dal Capogruppo Mario Lupi - Lo annuncia il partito dei Verdi toscani, tramite il Portavoce regionale Mauro Romanelli.
“I tagli del Governo a ricerca ed università sono qualcosa di incivile, che ci pone in controtendenza rispetto a tutto il mondo occidentale e che rischia d’incrementare l’abbandono del nostro paese da parte dei giovani ricercatori più capaci e la diminuzione sempre più pesante del numero dei ragazzi che decidono d’intraprendere gli studi post liceo, come già accaduto quest’anno con una forte diminuzione delle nuove immatricolazioni: se diminuiscono i giovani che studiano e si istruiscono, è a rischio la democrazia e la civiltà di un Paese”.
“D’altro canto è anche vero che l’Ateneo di Firenze si è caratterizzato per malagestione e sprechi, dall’opreazione immobiliare a Novoli, di cui ancora oggi risentono i bilanci di Ateneo, ad una situazione di personale sbilanciata verso un numero eccessivo di docenti cattedratici, anche molto anziani, a cui si insiste a dare deroghe invece di mandarli in pensione, a fronte di uno scarso numero di ricercatori e di personale tecnico ammninistrativo, in parte tenuto in condizioni inacettabili di precariato”.
“I Verdi Toscani vogliono perciò essere molto chiari: la Regione deve sostenere la Ricerca e l’Università, come meritoriamente si propone di fare per alleviare gli irrepsonsabili tagli del Governo Berlusconi, ma certamente non a pioggia e senza monitorare l’uso di questi fondi. Anzi, dovrà controllare che gli Atenei promuovano la qualità e l’eccellenza dei progetti, lo svecchiamento del personale docente, l’adeguatezza degli organici per quanto riguarda ricercatori e tecnici e amministrativi, la lotta ai nepotismi e favoritismi, con l’adozione di un rigoroso codice etico”.
“E’ veramente incredibile – concludono Romanelli e Lupi - che in un Ateno come quello fiorentino, stimato sottorganico di circa 500 unità di personale tecnico ammnistrativo, ed in cui, quindi, inevitabilmente, già oggi i servizi offerti sono scadenti, non sia ancora data soluzione alla vicenda, immorale ed incresciosa, di 100 persone vincitrici di concorso, precarie dagli 8 ai 17 anni, ed indispensabili per lo svoglimento di funzioni imprescindibili”
“Ci auguriamo una convergenza di tutti gli altri gruppi politici (già annunciati quelli di Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Comunisti Italiani e Marco Montemagni del gruppo Misto) sulla mozione da noi presentata”.
Nessun commento:
Posta un commento