Qualcuno che si alzi e gli dica, chiaramente, che è anche responsabilità loro, la crisi del distretto, ci sarà???
Perché oggi ci saranno a manifestara istituzioni, partiti, sindacati, e chi più ne ha più ne metta, ma qualcuno di questi ci dirà che intende fare dopo questi due anni? O sono tutti convinti che, "passato il momento", tutto potrà ritornare come prima?
Il rischio, vero, è che oggi Prato si mobiliti dietro un "pannicello caldo", lungo un chilometro...
MV
da il Tirreno del 28/02/09
Tutta la città dietro lo striscione record
Da piazza Mercatale al Buzzi sfila uno slogan lungo un chilometro
Oltre ottocento persone faranno sfilare LA super bandiera. Maxi scritta composta con le casse dei filati. E due concerti
PRATO. Ci siamo, la città scende in piazza. Una mobilitazione generale per dire che “Prato non deve chiudere” per richiamare l’attenzione del governo sulle difficoltà del distretto. Fin dalle 9 di stamani sfilerà da piazza Mercatale fino all’Istituto Buzzi la super bandiera lunga oltre un chilometro sorretta da un migliaio di manifestanti. Lo striscione-simbolo della mobilitazione del distretto tessile di Prato porta la scritta ripetuta molte volte “Prato non deve chiudere”, lo slogan scelto dal Tavolo di Distretto per la sollevare il caso Prato e trovare interlocutori in Regione e al Governo.
Ecco in sintesi il programma della giornata:
In piazza Mercatale. Il palco allestito in piazza Mercatale è corredato da uno striscione di otto metri sempre con lo slogan “Prato non deve chiudere”. La stessa scritta di diverse decine di metri quadri sarà anche montata utilizzando come struttura le classiche “casse da filato” coperte di carta colorata.
Dalle 9 tutti in piazza. Un po’ prima delle 9, orario di inizio della manifestazione, il camion che trasporta lo striscione sarà posizionato sulla piazza, dal lato del ponte Mercatale e poco lontano dall’incrocio, e cominceranno le complesse operazioni di srotolamento della super bandiera che dovrà percorrere la piazza (direzione via S. Margherita), seguirne la curva, percorrerne tutto il tratto rettilineo e dirigersi verso via S. Silvestro. Nella piazza ci saranno 50 persone come servizio d’ordine con una fascia arancio al braccio, mentre 30 persone, con una pettorina arancio, dovranno coordinare i movimenti del bandierone.
Apertura della giornata. Nel frattempo avrà inizio la mobilitazione. Sul palco aprirà la giornata il presidente della Provincia Massimo Logli, poi il sindaco Marco Romagnoli, il presidente dell’Unione industriale Riccardo Marini, il presidente di Confartigianato Stefano Acerbi, il presidente di Confesercenti Alessandro Giacomelli e il segretario Cgil Manuele Marigolli. Subito dopo sul palco proseguirà lo spettacolo “A forza di essere vento”. I Four Steps Choir, un coro di 40 elementi e una piccola orchestra, diretti da Gloria Clemente, presenteranno uno spettacolo dedicato a Fabrizio De Andrè.
La bandiera parte dalla piazza. Alla fine dell’apertura della giornata la testa della bandiera si troverà ormai all’imbocco di via San Silvestro. La precedono i Gonfaloni e le autorità della Provincia, dei Comuni del territorio e di molte città tessili insieme ai rappresentanti delle categorie e dei sindacati. I primi metri della bandiera verranno sorretti da duecento ragazzi del Buzzi fra studenti di quinta e Pagliette. Poi ci vorranno almeno altre ottocento persone per far camminare lo striscione, che nel frattempo sarà anche fotografato e filmato da un elicottero. La bandiera è un vero record di lunghezza che supera di un paio di metri quella della pace, realizzata sempre a Prato qualche anno fa. Il corteo attraverserà piazza S. Marco e da qui in via Ferrucci e in viale della Repubblica fino al Buzzi.
L’arrivo all’istituto Buzzi. Il percorso è lungo circa tre chilometri e ci vorranno probabilmente circa due ore perché la testa della bandiera arrivi all’Istituto Buzzi, dove l’attendono altri studenti di tutte le scuole superiori. A intrattenerli nell’attesa il gruppo Black hand, il batterista Edoardo Lanzarini, i chitarristi Andrea Innocenti Bardazzi e Lorenzo Banci, il bassista Nicolò Visintin e la voce Marco Moschiti. Poi inizieranno le operazioni, anche queste non semplici, di arrotolamento. La bandiera tornerà sullo stesso camion con cui è stata trasportata al mattino.
da la Nazione del 28/02/09
Bandiera record contro la super crisi
Stamani attese migliaia di manifestanti in piazza Mercatale
E’ IL GIORNO della mobilitazione contro la crisi. Simbolo della manifestazione una super bandiera: sarà lunga oltre un chilometro e sarà sorretta da un migliaio di manifestanti. Lo striscione-emblema del distretto tessile di Prato porta la scritta ripetuta molte volte ‘Prato non deve chiudere’, lo slogan scelto dal Tavolo di Distretto per la sollevare il caso Prato e trovare interlocutori in Regione e al Governo.
ALLE 9 IL VIA – Un po’ prima delle nove, orario previsto per l’inizio della manifestazione, il camion che trasporta lo striscione sarà posizionato sulla piazza, dal lato del ponte Mercatale e poco lontano dall’incrocio, e comincieranno le complesse operazioni di srotolamento della super bandiera che dovrà percorrere la piazza (direzione via Santa Margherita), seguirne la curva, percorrerne tutto il tratto rettilineo e dirigersi verso via San Silvestro. Nella piazza ci saranno 50 persone come servizio d’ordine con una fascia arancio al braccio, mentre 30 persone, con una pettorina arancio, avranno il compito di coordinare i movimenti del bandierone.
SUL PALCO - Nel frattempo avrà inizio ufficialmente la mobilitazione. Sul palco aprirà la giornata il presidente della Provincia Massimo Logli, poi il sindaco Marco Romagnoli, il presidente dell’Unione industriale pratese Riccardo Marini, il presidente di Confartigianato Imprese Stefano Acerbi, il presidente della Confesercenti Alessandro Giacomelli e il segretario della Cgil Manuele Marigolli. Subito dopo sul palco proseguirà lo spettacolo «A forza di essere vento». I Four Steps Choir, un coro di 40 elementi e una piccola orchesta, diretti da Gloria Clemente presenteranno uno spettacolo musicale dedicato a Fabrizio De Andrè.
LA BANDIERA PARTE – La testa della bandiera si troverà all’imbocco di via San Silvestro. La precedono i gonfaloni e le autorità della Provincia, dei Comuni del territorio e di molte città tessili insieme ai rappresentanti delle categorie e dei sindacati. I primi metri della bandiera verranno sorretti da duecento ragazzi del Buzzi fra studenti di quinta e Pagliette. Poi ci vorranno almeno altre ottocento persone per far camminare lo striscione, che nel frattempo sarà anche fotografato e filmato da un elicottero. La bandiera è un vero record di lunghezza che supera di un paio di metri quella della pace, realizzata sempre a Prato qualche anno fa. Il corteo attraverserà piazza San Marco e da qui in via Ferrucci e in viale della Repubblica fino all’istituto Buzzi.
L’ARRIVO – Il percorso è lungo circa tre chilometri e ci vorranno probabilmente circa due ore perché la testa della bandiera arrivi al «Buzzi», dove l’attendono altri studenti di tutte le scuole superiori. A intrattenerli nell’attesa il gruppo «Black hand», il batterista Edoardo Lanzarini, i chitarristi Andrea Innocenti Bardazzi e Lorenzo Banci, il bassista Nicolò Visintin e la voce Marco Moschiti. Poi inizieranno le operazioni, anche queste non semplici, di arrotolamento. La bandiera tornerà sullo stesso camion con cui è stata trasportata al mattino.
IL ‘GEMELLAGGIO’ - In piazza Mercatale saranno presenti, in rappresentanza delle città tessile riunite sotto la sigla Acte, che ha aderito alla mobilitazione pratese, Provincia e Comune di Biella, Provincia di Pistoia, Comune di Carpi e Comuni di Montemurlo, Agliana e Montale. Ma l’accordo fra le città tessili per richiedere all’esecutivo nazionale di essere inserite nel pacchetto di ‘aiuti di Stato’ a sostegno dell’economia, come avvenuto per il settore dell’auto, intende fare da sostegno a una mobilitazione generale e coordinata.
Il vicepresidente della Provincia Daniele Panerati e l’assessore Fabio Giovagnoli hanno partecipato al Forum di Biella, dove la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, le amministrazioni locali, la Camera di Commercio, Confindustria e sindacati, hanno ribadito la necessità di coordinare le iniziative delle varie realtà per fare pressione sul Governo. Ma soprattutto si è rilanciato l’iniziativa tessile e salute che riguarda l’applicazione della direttiva europea sull’utilizzo dei coloranti per tessuti. “La direttiva vieta l’utilizzo di alcuni coloranti riconosciuti nocivi alla salute in tutti i paesi europei, che non possono né produrli né utilizzarli – spiega Panerati – Ma non vieta l’importazione, che infatti avviene senza problemi. L’azione dei distretti ha l’obiettivo di vietare l’importazione dei tessuti che li contengono, anche perché ne va della nostra salute”.
2 commenti:
La ringrazio per Blog intiresny
quello che stavo cercando, grazie
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