Ricordate la "pompa magna" con cui avevano presentato la "bozza di programma" per le amministrative? Beh, intanto la bozza è rimasta lì, a mo' di programma definitivo, e poi avevano chiaramente detto che ci sarebbero state candidature di "alto profilo" provenienti dalla "società civile". Ovviamente, così non è stato, e il PDL ha bruciato in questi mesi nomi su nomi, ripiegandosi progressivamente su se stesso fino all'ipotesi di candidatura dell'ex assessore Milone, poi naufragata (e che il nostro Sceriffo molto probabilmente farà scontare, al centrodestra).
E questi sono stati all'opposizione per quindici anni...
MV
da il Tirreno del 28/02/09
Candidature Pdl, il nome in pole è quello di Borchi Voluto dai coordinamenti provinciali di Fi e An, lunedì l’ultima riunione
PRATO. Grandi manovre nel centrodestra pratese per arrivare a mettere un punto sulla candidatura a sindaco. Una scelta sofferta. Tramontata l’ipotesi di Aldo Milone come leader di riferimento del Pdl pratese che ha discusso per diverse settimane, litigato e si è diviso (no netto degli azzurri e di An pratese, poi la Lega che si è sfilata) sulla possibilità di convogliare i voti sulla lista “Prato libera e sicura”, ora in pole pare esserci un uomo d’apparato ma non troppo. Il nome è quello di Goffredo Borchi, consigliere comunale, cattolico, ex Dc, punto di riferimento a Tavola, l’unico candidato del centrodestra che sia mai arrivato al ballottaggio con il candidato del centrosinistra per la poltrona di presidente della Provincia. Era il 1995 e Borchi con il 22% sfidò Daniele Mannocci che aveva raggiunto il 48.
Borchi, dunque, potrebbe essere il “cavallo” del contingente pratese di Forza Italia che fa riferimento al coordinatore provinciale Giovanni Luchetti e quello di Alleanza nazionale di Maurizio Bettazzi. E’di due giorni fa una lettera aperta di Gianluca Banchelli, il più giovane consigliere comunale di An, nella quale si faceva riferimento, come possibile candidato unico Pdl, a una figura in grado di mettere d’accordo e di riunificare il partito. Ma Borchi, dopo il trambusto sul nome di Milone fortemente sostenuto dal coordinatore cittadino di Fi Giorgio Silli, dal consigliere regionale Alberto Magnolfi e dal deputato Riccardo Mazzoni - ovvero i big del partito - potrebbe davvero rappresentare l’anello di congiunzione nella partita per il sindaco?
Un punto a favore è certamente la sua appartenenza al mondo dei cattolici come contrapposizione - è il ragionamento - ad un altro cattolico doc che è il candidato del centrosinistra Massimo Carlesi. Un elemento che rischia di essere a sfavore sono i trascorsi con Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia e vero regista, con il coordinamento regionale cui spetterà l’ultima parola, di queste complesse candidature. I rapporti, almeno fino a qualche tempo fa, non erano certamente ottimi. Borchi, infatti, era uno dei big azzurri pratesi, assieme a Roberto Caverni poi confluito nell’Udc, oggi candidato sindaco nella formazione di Casini, in polemica netta con la linea di governo rigida del partito che l’ex coordinatore regionale, Verdini appunto, adottava. E’ anche vero, però, che a livello locale la frattura, evidentemente ricomposta, era proprio con Luchetti.
E l’altro, importante, pezzo del partito, quello che ha sostenuto fino a qualche giorno fa l’ipotesi Milone, come potrebbe reagire al nome di Borchi? Il personaggio anche per la sua obiettiva serietà e affidabilità, non è malvisto. Ma è anche altrettanto probabile che il gruppo azzurro potrebbe avanzare qualche altro nominativo, tenuto in serbo fino a ora. Il confronto, forse definitivo, potrebbe avvenire lunedì sera quando si riuniranno coordinatore provinciale, giunta e coordinamento comunale azzurri.
C.O.
da la Nazione del 28/02/09
Milone: «Al ballottaggio non starò con chi ha remato contro di me».
E nel Pdl ora c’è Borchi in pole position
L’EX ASSESSORE sceriffo Aldo Milone rincara la dose. Dopo aver annunciato che correrà da solo con la sua lista Prato libera&sicura — «basta con questa telenovela, nel Pdl ci sono troppi orticelli» —, ieri ha lanciato un altro chiaro messaggio. «In caso di ballottaggio — ha detto — se il centrodestra dovesse candidare una delle persone che hanno remato contro di me, non credo proprio che potrà contare sul mio appoggio».
I nomi Milone non li fa, ma è abbastanza chiaro che il primo riferimento è per i leader provinciali di Forza Italia e Alleanza nazionale, cioé Giovanni Luchetti e Maurizio Bettazzi. «Serve un azzerramento», aggiunge criptico l’ex assessore. Così nel centrodestra il rebus del candidato sindaco appare sempre più complicato da risolvere. In pole position, almeno al fixing di ieri pomeriggio, c’era Goffredo Borchi, il capogruppo di Forza Italia in Comune, che però non ha certo ottimi rapporti con il coordinatore nazionale Denis Verdini. Al voto mancano ormai tre mesi, quindi si è perduto fin troppo tempo. La settimana prossima la Camera sarà chiusa, quindi le riunioni ai vertici potranno essere convocate non solo nel fine settimana. La telenovela non è certo finita.
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