MV
da il Tirreno del 26/02/09
Una signora in aiuto della Questura «Offro il mio toner e carta da fax»
«Nella cronaca di Prato del Tirreno ho letto l’articolo sulla mancanza di soldi in cui versano le questure di polizia, e dato che le forze dell’ordine aiutano i cittadini - suggerisce la signora Rossi -, non sarebbe male che i cittadini aiutassero le forze dell’ordine, ho pensato quindi al materiale inutilizzato che c’è nel sottoscala dell’ufficio dove lavoro, poca roba in realtà (un toner per fotocopiatrice xerox ancora imballato e della carta per fax), ma se oltre a me venisse fatta da altre persone sono sicura che si potrebbe raccogliere molto altro materiale, ma non solo: offrire riparazioni alle auto, fornitura di nuove divise, etc.. vi chiedo quindi se voi come giornale potreste essere i promotori e portavoce delle offerte alle questure».
I volontari che aiutano la giustizia
Due pensionati hanno riordinato l’archivio delle cause civili
Messi a posto 50.000 fascicoli, ma ce ne sono altri centomila.
PRATO. Se la giustizia arranca, in questo paese, è colpa sì delle carenze di organico, delle leggi che sembrano scritte apposta per rallentarla e della mancanza di risorse, ma anche di un’organizzazione che rende complicate le cose che dovrebbero essere semplici, come trovare un fascicolo in tempi ragionevoli. E così più di tanti discorsi, spesso serve rimboccarsi le maniche. E’ quello che negli ultimi sei mesi hanno fatto un paio di volenterosi volontari, se ci passate il bisticcio.
Pierantono Gualtieri, tenente in congedo e perito tessile, e Alberto Tassi, responsabile degli ex paracadutisti, da settembre spulciano il disordinato archivio delle cause civili in Tribunale. In sei mesi di silenzioso e paziente lavoro hanno ottenuto un risultato insperato: hanno riordinato gli ultimi dieci anni di fascicoli e faldoni, dal 1999 al 2008. Qualcosa come 50.000 pratiche.
«Prima poteva volerci anche una settimana per trovare una sentenza - spiega Gualtieri, che è vicepresidente dell’Unuci, l’Unione degli ufficiali in congedo - Ora basta andare allo scaffale giusto».
Gualtieri e l’amico Tassi sono stati “reclutati” dalla dottoresse Fedi, responsabile amministrativa in Tribunale. C’era da fare un lavoro oscuro, noioso e soprattutto non pagato. I due hanno risposto presente e si sono messi al lavoro, con profitto.
«Non è stato facile - dice ancora Gualtieri - I fascicoli erano tutti mescolati, capitava di trovare una cartella del 2001 in un faldone del 2003 e viceversa. Noi ci siamo armati di pazienza e le abbiamo rimesse in ordine cronologico». Tutto gratis. «Sì - conferma Gualtieri - veniamo quasi tutti i giorni, tre o quattro ore al giorno, è un lavoro volontario». Nemmeno un rimborso per la benzina, che pure sarebbe gradito, ma a loro va bene così. Semmai servirebbe un aiuto, perché di fascicoli da rimettere in ordine ce ne sono altri centomila e Gualtieri e Tassi non possono fare miracoli. E’ per questo che i due volontari lanciano un appello a chi volesse dare una mano. Gli interessati possono chiamare lo 0574-5971 e chiedere della dottoressa Fedi, oppure direttamente Pierantonio Gualtieri al 336-270070.
Perché non c’è solo il labirinto degli archivi del settore civile; anche il penale avrebbe bisogno di una sistemata. E i due volontari, forti della loro esperienza, potrebbero “formare” aspiranti benefattori della giustizia italiana.
Paolo Nencioni
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