VARRASI (VERDI): "IL NUCLEARE È ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE"
Questo l'intervento del capogruppo dei Verdi in Palazzo Vecchio Gianni Varrasi. "Mentre negli Stati Uniti, massima potenza industriale e tecnologica del mondo, il presidente Barak Obama decide di non investire più sul nucleare e avvia una stagione epocale di utilizzo di energie pulite, di origine naturale come il sole e il vento, in Italia il presidente del consiglio Silvio Berlusconi firma un accordo con la Francia per costruire nei prossimi decenni quattro centrali nucleari. La Francia è l'unico paese occidentale che possiede tecnologie per la costruzione di centrali nucleari e le conviene quindi venderle. Anche la potente Germania non ha intenzioni strategiche di costruire nuove centrali. I cittadini devono sapere che le centrali, anche le più moderne, non sono affatto sicure, sono inoltre costosissime. Il rapporto tra costo e resa è molto sfavorevole e ammortizzato in più di un secolo. L'uranio, come altre materie di origine naturale, è esauribile e molti scienziati ipotizzano che finirà in pochi decenni. Resta irrisolto il problema delle scorie che restano attive per decine di migliaia di anni e necessitano di enormi investimenti per la loro tutela e conservazione. I Verdi sono da sempre contrari al nucleare e a favore delle energie pulite derivate dal sole e dal vento. Sappiamo che la resa di queste tecnologie può essere molto più significativa di quella nucleare ed è inesauribile, a basso costo, pulita per le sorti del nostro pianeta. Perché allora una parte del capitalismo mondiale, quella più arretrata insiste sul nucleare? Perchè Berlusconi si allinea sfrontatamente a questo tipo di strategia economica e di investimento? Perché i guadagni a breve per le imprese, nella costruzione di centrali nucleari, sono eccezionali, stratosferiche. Depredano il nostro futuro per riempire le proprie tasche e quelle dei loro figli e nipoti. I Verdi, anche quelli di Palazzo Vecchio, lanciano un appello a tutti i cittadini responsabili perché si oppongano alle politiche depredanti del governo Berlusconi e dei suoi sodali. Una componente importante dei gruppi dirigenti e delle loro rappresentanze politiche di destra e di una parte del PD ci spacciano per nuovismo e sviluppo quello che a noi sembra arretratezza e interesse privato. Questo tipo di riflessione politica giustifica le nostre recenti strategie politiche a livello fiorentino". (mf)
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