da la Nazione del 25/02/09
Addio a suor Rosa Caterini Prima madre della Comunità di Iolo
IERI nell’Istituto di Carità della Beatissima Vergine del Rosario a Iolo è morta, all’età di 94 anni, suor Rosa Caterini, che è stata la prima madre superiora della Comunità di Iolo e, sicuramente, tra le più attive nella Congregazione delle suore che era stata costituita nel settembre del 1895 dal sacerdote Didaco Bessi con cinque giovinette del paese. Era una vera e propria novità anche per il fatto che in Toscana nacquero altre quattro congregazioni che avevano anche il compito di andare per il mondo per aiutare i poveri e portare la fede.
NATA a Montecilfone, ma di antica origine albanese (come madre Teresa di Calcutta), suor Rosa era stata l’artefice, tra l’altro, della creazione del Rosary Convent di Cochin in India, ma il suo avvento nella primitiva comunità fu davvero di grande impulso e in breve furono aperte una scuola materna, un dopo scuola, un laboratorio femminile e un ambulatorio medico e successivamente una casa di riposo per anziani.
E NEL PERIODO bellico istituì una mensa per ragazzi e un rifugio per perseguitati. Ma già all’inizio era conosciuta per i suoi insegnamento del rammendo alle giovani per inserirle nel lavoro tessile. Oggi le suore di Iolo sono nella Casa Madre di Villa Martelli e sono più di 250, di tante nazionalità che gestiscono venticinque case sparse nel mondo. Il 30 aprile del 1978 fu assegnato a suor Rosa il premio «Una vita per gli altri» da parte della Misericordia di Prato. Dopo la fondazione del Rosary Convent madre Rosa fu costretta ridurre la propria attività per malattia ma continuò ad interessarsi della grande casa di accoglienza per anziani a Iolo. I funerali avranno luogo oggi alle 15 da Villa Martelli a Iolo.
Franco Riccomini
Addio a suor Rosa Caterini Prima madre della Comunità di Iolo
IERI nell’Istituto di Carità della Beatissima Vergine del Rosario a Iolo è morta, all’età di 94 anni, suor Rosa Caterini, che è stata la prima madre superiora della Comunità di Iolo e, sicuramente, tra le più attive nella Congregazione delle suore che era stata costituita nel settembre del 1895 dal sacerdote Didaco Bessi con cinque giovinette del paese. Era una vera e propria novità anche per il fatto che in Toscana nacquero altre quattro congregazioni che avevano anche il compito di andare per il mondo per aiutare i poveri e portare la fede.
NATA a Montecilfone, ma di antica origine albanese (come madre Teresa di Calcutta), suor Rosa era stata l’artefice, tra l’altro, della creazione del Rosary Convent di Cochin in India, ma il suo avvento nella primitiva comunità fu davvero di grande impulso e in breve furono aperte una scuola materna, un dopo scuola, un laboratorio femminile e un ambulatorio medico e successivamente una casa di riposo per anziani.
E NEL PERIODO bellico istituì una mensa per ragazzi e un rifugio per perseguitati. Ma già all’inizio era conosciuta per i suoi insegnamento del rammendo alle giovani per inserirle nel lavoro tessile. Oggi le suore di Iolo sono nella Casa Madre di Villa Martelli e sono più di 250, di tante nazionalità che gestiscono venticinque case sparse nel mondo. Il 30 aprile del 1978 fu assegnato a suor Rosa il premio «Una vita per gli altri» da parte della Misericordia di Prato. Dopo la fondazione del Rosary Convent madre Rosa fu costretta ridurre la propria attività per malattia ma continuò ad interessarsi della grande casa di accoglienza per anziani a Iolo. I funerali avranno luogo oggi alle 15 da Villa Martelli a Iolo.
Franco Riccomini
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