IL CONSIGLIO FEDERALE NAZIONALE DEI VERDI INIZIA IL PERCORSO FEDERALISTA
Questo primo importante risultato è stato ottenuto in base all’iniziativa dei 10 Consiglieri regionali e degli Assessori regionali dei Verdi per la riforma federalista del Partito.
Per la preparazione del Congresso di luglio, infatti, il Comitato di Garanzia che dovrà elaborare le riforme statutarie verrà scelto dalle tre aree geografiche del nord, del centro e del sud: si tratta del primo segnale della rottura di quel centralismo malato che tanti danni ha prodotto all’immagine e alla sostanza dei Verdi.
Non ci sono leader da sostituire a leader, i Verdi devono attraversare i prossimi anni facendo delle idee e delle proprie proposte la propria immagine e il proprio senso di esistere.
Chi pensa a questo primo passaggio come ad un escamotage per continuare il solito andazzo si sbaglia; per quanto mi riguarda, farò in modo che le componenti dei Verdi che vogliono il rinnovamento siano unite per stanare i furbi in vena di riciclaggio.
Il senso di responsabilità con cui abbiamo evitato lo scontro non sia interpretato come acquiescenza: lo scopo della nostra iniziativa è porre fine alle malefatte di una classe politica che in nome della propria autoconservazione ha gestito nel peggior modo possibile anche la fase straordinaria di apertura che in nuce poteva essere rappresentata dalla Sinistra l’Arcobaleno.
Quella esperienza è fallita, a livello nazionale, ma non ci rintaneremo in una per altro impossibile autosufficienza: dobbiamo saper coalizzare quanti nel Paese vogliono la salvaguardia del pianeta e l’equità sociale!
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
lunedì 12 maggio 2008
Il consiglio nazionale dei Verdi approva la proposta di Roggiolani
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