Nell'ottobre dello scorso anno, abbiamo di nuovo affrontato, con buona pace di tanti e nonostante molti ci avessero pure consigliato di non occuparsene, la "questione FIL", in seguito alla proroga nell'affidamento dei servizi di Centro per l'Impiego (comunicati stampa del 19 ottobre, del 24 ottobre e del 26 ottobre).
Tra le tante cose, sostenevamo come sulla formazione si giocasse una partita fondamentale per le strategie di rilancio dell'economia pratese
Sono passati altri sette mesi, ed ecco che ci viene riproposta la soluzione di FIL come "agenzia formativa" di riferimento.
Potremmo dire che è la "scoperta dell'acqua calda", in quanto già oggi, e da tempo, FIL è lo snodo centrale delle attività formative in provincia e la beneficiaria di una buona fetta dei finanziamenti destinati alla formazione.
La montagna (la Provincia) ha quindi avuto una "gestazione" di ben 17 mesi - perché, è bene ricordarlo, la questione del futuro di FIL era già contenuta in una delibera del dicembre del 2006 - per partorire un aborto di topolino.
A parte la domanda, spontanea e legittima, del perché ci sia voluto così tanto tempo, rimane assolutamente valida l'obiezione che avevamo avanzato ad ottobre dello scorso anno, e cioè del conflitto di interessi esistente nel fatto che è la Provincia che decide l'assegnazione dei fondi europei destinati alla formazione, ed è un ente controllato dalla Provincia a beneficiarne. Non basta, infatti, dire che verrà "ridotta" la quota pubblica: il dato rimane quello di una società che dovrebbe operare, in linea teorica, su un libero mercato, ma che ha tra i suoi soci lo stesso ente che di questo mercato è il controllore.
Rimarrebbe anche aperta un’altra domanda, avanzata a suo tempo: se siano o meno rispondenti alla realtà le voci per le quali dipendenti dello stesso Assessorato risulterebbero tra i formatori pagati da FIL per i corsi, ma l'impressione è che la risposta non arriverà mai.
Di certo, così facendo si vuol cambiare apparentemente tutto per non cambiare sostanzialmente niente: altro tempo perso, altre occasioni perse!
Lanfranco Nosi
Municipio Verde
da La Nazione del 08705/08
SI CAMBIA per essere più al passo con le esigenze del distretto e del mercato: tempo di novità sul fronte della formazione e dei servizi per l’impiego.
Mentre si profila la svolta per l’assetto gestionale e il ruolo di Fil, la Provincia è impegnata a gestire — con il bilancio 2008 — risorse comunitarie per 5 milioni di euro che andranno a finanziare in larga parte progetti formativi per sostenere l’occupazione, la riconversione professionale e la creazione di nuove imprese. Lo hanno annunciato il presidente Massimo Logli e l’assessore alla Formazione, istruzione e lavoro, Paola Giugni che, con le forze economiche e sociali, hanno fatto il punto sul programma operativo regionale 2007-2013 che porta a Prato circa 36 milioni di euro del Fondo sociale europeo per sostenere la formazione e le politiche attive del lavoro.
Aprendo i confronto nel salone consiliare di Palazzo Buonamici il presidente Massimo Logli ha annunciato la svolta per Fil, la società per la formazione e lavoro, di cui la Provincia è socio di maggioranza, che ha costituito un modello pilota in ambito regionale e che adesso di prepara a una nuova fase della sua storia. «Il sistema dell’istruzione, della formazione e del lavoro è uno snodo centrale per il distretto. La sua tenuta non solo garantisce occupazione ma diventa decisiva per la competitività e per governare il cambiamento — ha detto Logli — E’ in questo contesto che dobbiamo lavorare tutti insieme per il riposizionamento di Fil come agenzia formativa espressione degli attori dell’economia locale, la cui azione è strettamente legata alle dinamiche territoriali. Il nostro progetto prevede una nuova collocazione dei servizi per l’impiego che vanno a collegarsi all’attività di monitoraggio socio-economico di Asel, mentre per Fil si profila un riassetto societario dove non prevale il ruolo pubblico e consente alla società di avere tutte le carte in regola per stare sul mercato».
Intanto l’assessore Giugni ha annunciato che «la Provincia, entro giugno, pubblicherà avvisi pubblici per l’assegnazione di due milioni e 265 mila euro che consentono di agire attraverso la formazione sui fronti dell’occupazione giovanile e degli adulti, dell’innovazione, della riconversione professionale e dell’inclusione sociale».
Uno degli avvisi, del valore di 400 mila euro, riguarda voucher formativi per lavoratori che devono reinserirsi nel mondo del lavoro.
Altri due milioni e 400 mila euro verranno impegnati nel secondo semestre 2008 per finanziare progetti formativi che si pongono i medesimi obiettivi.
Intanto dalla Regione è arrivato l’annuncio, atteso, della semplificazione del sistema di rendicontazione che vede impegnate le agenzie formative.
Ieri in Provincia, durante il confronto sul programma operativo 2007-2013 si è anche parlato del futuro del distretto.
Sulle prospettive dell’economica locale è intervenuta Gabi Dei Ottati, docente di economia industriale. E’ seguito un dibattito a cui hanno partecipato Manuele Marigolli, segretario generale della Cgil, Stefano Acerbi, presidente di Confartigianato, Marcello Gozzi, direttore dell’Unione industriale Pratese, e Michele del Campo, direttore di Fil.
«L’economica locale è a un bivio — ha affermato Dei Ottati — il futuro dipende dalla capacità degli attori locali di integrare il sistema tessile tradizionale con il sistema delle confezioni, creando una prospettiva di nuovo sviluppo attraverso un distretto della moda. Ciò richiede fonte innovazione e soprattutto leadership economica e politico istituzionale».
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