PRATO. Come un tessuto urbano in declino può diventare un’area metropolitana competitiva? Perché Barcellona è un modello da imitare? E che c’entra Prato con Barcellona?
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
lunedì 12 maggio 2008
Prato come Barcellona?
Da Green-Report la notizia di un incontro da non perdere con David Fanfani.
mv
Urbanistica: Prato come Barcellona?
PRATO. Come un tessuto urbano in declino può diventare un’area metropolitana competitiva? Perché Barcellona è un modello da imitare? E che c’entra Prato con Barcellona?
PRATO. Come un tessuto urbano in declino può diventare un’area metropolitana competitiva? Perché Barcellona è un modello da imitare? E che c’entra Prato con Barcellona?
Partendo dal caso spagnolo della città di Barcellona che da realtà urbana con caratteristiche industriali manifatturiere si è trasformata in una città basata sulla diversificazione economica, incentrata sulle attività innovative, sul turismo e su un ambiente urbano di grande qualità valorizzando i processi dell’economia della conoscenza, David Fanfani, del dipartimento di urbanistica e pianificazione del territorio dell’Università di Firenze, proverà a spiegare quali sono le analogie tra le due realtà cittadine, pur diverse per storia e dimensione.
L’incontro previsto per il prossimo 14 maggio, organizzato dal circolo di studio PerForma sulla rigenerazione urbana, si terrà presso i locali del segretariato District (piano terra, ingresso esterno nell’ala sinistra dell´entrata principale del museo Pecci), a partire dalle 20,30.
Fanfani in particolare parlerà di una delle esperienze più innovative della Catalogna: la rigenerazione urbana dell’ex quartiere industriale degradato del Poble Nou, conosciuto come la “Manchester Catalana” per la concentrazione di industrie tessili. A questi percorsi formativi gratuiti promossi dal comune e dalla provincia di Prato, parteciperanno esperti e cittadini che si confronteranno sui temi dell’innovazione del sapere come base per la competitività, della produttività territoriale in un contesto di sviluppo sostenibile e della gestione efficiente del territorio al servizio di cittadini, imprese e istituzioni. L’amministrazione fa sapere che i circoli di studio (che inizialmente erano cinque) sono stati accorpati nel circolo 1 “Le trasformazioni urbane e i suoi effetti fisici” e nel circolo 3 “Gli effetti sociali del processo di riqualificazione urbana”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento