Arredo urbano. Il ritorno di Billy il Macellaio.

Eccoli! Quei quattro o cinque cetnici che si spacciano per comitato civico del macrolotto 0, ispirati come sempre dalla figura di Billy il Macellaio, personaggio realmente vissuto a New York nell''800, supportati dall'intellettuale prof Ghiozzi, l'antropologo karazdiciano che probabilmente ha scritto in italiano questa lettera, sono finalmente arrivati alle statue cinesi.

Purtroppo lo stato di desolazione e di degrado in cui versano i loro cervelli livorosi non ha espresso concetti nuovi ma pubblichiamo lo stesso queste righe ad esempio di immorale grettezza razzista.

La proposta di Municipio verde è: fiorentini, dateci le statue e prendetevi questi qui! Così i cittadini del macrolotto 0 avranno un po' di pace.

MV

Non vogliamo
le statue cinesi

Che l’inettitudine e il pressappochismo e l’incapacità di gestire il problema dell’immigrazione sia il fiore all’occhiello del Comune e della Provincia, è cosa risaputa e sotto gli occhi di tutti, basta fare quattro passi per la città, vedere il degrado e la desolazione che impera nel centro storico ed anche nelle periferie, ma addirittura farsi carico degli scarti di Firenze, questo mi sembra veramente grottesco. Da un sondaggio fatto dal Corriere della Sera, sull’accettazione delle statue, dopo il rifiuto di tre presidenti di quartiere di piazzarle nel loro territorio, il 95% dei fiorentini che hanno risposto al sondaggio ha detto di no, non le vogliamo ed ecco che Frattani e Panerati hanno avuto l’illuminazione di piazzare le statue all’ingresso di Chinatown, senza per altro interpellare i cittadini (tra l’altro, il Comune aveva detto che si doveva smettere di chiamare la zona di via Pistoiese “Chinatown”) ebbene: anche noi non le vogliamo. Noi cittadini del Macrolotto Zero, suggeriamo ai due illuminati di prendere le statue e collocarle all’interno della Provincia o meglio in piazza del Duomo davanti all’ex Stella d’Italia, così, se si deve passare da bischeri è bene farlo in grande.
Comitato di via Pistoiese Macrolotto zero