Ci scusiamo con tutti gli amici, Verdi e non, per il ritardo nella pubblicazione di questo documento della fine di luglio ma per qualche inspiegabile motivo non ne eravamo a conoscenza. Ci auguriamo che i nostri lettori siano più informati di noi e lo abbiano letto sul sito di SD o di Rifondazione. Si tratta di una intesa politica fra le forze citate e i Verdi, in merito alla Variante Urbanistica sull'asse viario della cosiddetta Declassata (viale Leonardo da Vinci).
Se vogliamo fare un commento, prescindendo dalla sicura volontà dei nostri rappresentanti di voler arginare i danni di questa grande e grave questione urbanistica, e ciò glielo riconosciamo, non possiamo non dirci rattristati dalla lontananza culturale e politica di questo documento dall'ecologismo e dal movimento ambientalista.
I rappresentanti delle forze che sottoscrivono questo documento, hanno ritenuto utile individuare percorsi di riqualificazione generale della città e in particolare la necessità di riqualificare l’asse della “declassata” così che esso potesse rappresentare un occasione di rilancio socio economico per la città di Prato. il percorso ipotizzato all’inizio della discussione su questo tema, teso ad offrire alla città di Prato nuove occasioni di rilancio, con l’obiettivo di catalizzare nuovi e più incisivi attori economici che operino sul nostro territorio era e resta elemento su cui porre il massimo interesse ed attenzione.
I presupposti di partenza infatti, in linea generale sono condivisibili e sono supportati da una politica regionale che opera un necessario disegno di diffusione territoriale di funzioni pregiate anche fuori dal capoluogo toscano, intendendo investire risorse in un ottica di ambito metropolitano. Da qui deve nascere secondo noi una concreta opportunità di riqualificazione di parti importanti della nostra città, con la finalità di garantire livelli di benessere ai suoi abitanti, di realizzare spazi a verde fruibili, di attuare un riequilibrio tra spazi pubblici ed aree residenzialiL’obiettivo è ambizioso, ma è necessario, per ricreare le condizioni per rilancio socio economico, che vengano contrastati gli effetti negativi delle rendite di posizione presenti nel tessuto produttivo pratese, le quali incidono negativamente sul campo della distribuzione dei redditi, sul grado di competitività delle imprese ed in generale sulla propensione all’investimento.
Chiediamo che vengano rimosse tutte le discrasie e contaddizioni che hanno caratterizzato alcune fasi del processo complessivo della variante sulla declassata , basti pensare al raddoppio della declassata e alla tramvia che sono sicuramente interventi, allo stato attuale, difficilmente conciliabili. A ciò si è aggiunto un meccanismo di sovrapposizione e concorrenza dei soggetti protagonisti nella progettazione di un interevento così importante.
Ciò ci fa ritenere che la variante di anticipazione non sia “matura” nei suoi elementi progettuali sui quali non si può ritenere concluso il confronto e quindi, ci pare prematuro ogni decisione definitiva.
La seconda questione che ci fa avanzare delle perplessità riguarda la crescita urbana di Prato che non si fonda su dati aggiornati sottoposti ad un attento lavoro di studio, ad esempio occorre valutare con attenzione le proiezioni demografiche che interessereranno il nostro territorio. Relativamente al consumo di suolo ad esempio sia nel Piano Secchi che nel PTC esso viene considerato elemento problematico e su questo non si è discusso a sufficienza. La stessa legge Regionale 1/2005 impone il criterio dell’uso di nuovo solo quando non altrimenti possibile, vedi ragionamento sulle Aree dismesse. La proposta è quella di implementare l’ufficio di Piano con competenze specifiche, con un lavoro di apertura e confronto con le realtà che studiano il nostro territorio.
Questo insieme di motivi ci fanno ritenere che il dibattito ed il confronto nel governo, nella città e con la città devono avere ulteriore impulso ed è quello che ci impegneremo a sollecitare anche nei prossimi mesi, volendo sostenere un percorso che, avviato con queste criticità, possa trovare una sua diversa e positiva conclusione
Sinistra Democratica, Verdi, Rifondazione Comunista Prato
Nessun commento:
Posta un commento