TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 2 novembre 2008

Castelfiorentino. Alberi e non solo.

Municipio Verde si fa sentire anche a Castelfiorentino.

Questa lettera di Fabrizio Bastianoni è già stata pubblicata su Il Tirreno.
mv




Chi potesse pensare che l’apice della comicità è un buon film di Alberto Sordi, o le ampolle della lega ricolme d’acqua del ‘Dio Po’, piuttosto che i refrain, destinati a polli altamente selezionati , dello statista brianzolo dal tacco alto lo fa perché non è mai passato da Castelfiorentino, dove fino a qualche giorno fa c’era la possibilità di imbattersi in uno striscione recante la scritta ‘Castelfiorentino città educativa’.
Personalmente, dopo un primo momento di imbarazzo conto terzi e dopo essermi scorticato dalle risate, mi sono chiesto quale tipo di educazione può promuovere un comune che al grido di ‘tagliare e taglieremo’, fa passare per l’ennesima volta la messa in sicurezza della SR 429 attraverso l’abbattimento di numerosi alberi adulti e di alto fusto presenti sulla strada stessa, mettendo accanto alle morti succedutesi, anche la morte del senso civico e della civiltà intesa come aspetto culturale, doti che in teoria, ma molto in teoria, dovrebbero essere insite in chi aspira a guidare un’istituzione. Con l’ovvio e infinito rispetto per chi su questa direttrice vi ha perso la vita, vorrei ricordare ai cosiddetti educatori che sarebbe ora di cominciare a parlare di campagne locali di educazione (!) al comportamento sulle strade, di installazione di guard-rail almeno sui tratti più pericolosi, ma anche e non in ultimo, al piazzamento di segnalatori di velocità, che non io ma chi si occupa e si intende di sicurezza legata alla viabilità, considera come deterrenti più efficaci degli autovelox con postazione fissa. Inoltre, chi elegge se stesso al ruolo di educatore dovrebbe avere il garbo, meglio se il dovere, di considerare e far considerare gli alberi per ciò che sono, e cioè organismi viventi che svolgono un lavoro prezioso e funzionale alla nostra stessa sopravvivenza, veicoli come sono, per citare l’esempio più banale, di produzione di vitale ossigeno in cambio della ritenzione di venefica anidride carbonica. Per chi ha la pazienza di andare su internet gli scritti in materia del prof. Ferrini dell’Università dio Firenze, illustreranno molto meglio di come lo farei io altre e corpose motivazioni che legano alberi e qualità dell’aria e della vita, atte a far capire quanto sia necessario un albero in verticale piuttosto che ad alimentare il fuoco di certi caminetti.
Chiuso, ma solo in questa sede, il capitolo alberi, a questo punto vorrei chiedere a questi fuoriclasse della funzione pedagogica se l’educazione a cui si riferiscono e di cui si dicono portatori è la stessa che di fatto li ha spinti a lasciare il centro storico alto in uno stato di totale abbandono e disinteresse (in questo degnamente spalleggiati dai partiti di presunta sinistra presenti in coalizione la cui attività in 5 anni si è limitata allo spellarsi la lingua e scorticarsi le ginocchia), salvo vergognosamente svegliarsi e rimboccarsi un po’ le maniche a sei mesi dalle amministrative, dopo avere per anni ignorato istanze e richieste di associazioni (fra le quali ‘Italia Nostra’) e residenti facendo il verso ai lancieri dell’Aida che già nel primo atto gridano convinti ‘Partiam partiam’ e nel terzo atto ancora ce li ritroviamo lì belli e immobili come baccalà e pure meno convinti.

Inoltre fra una miriade di altre indecenze, vorrei chiedere ai simpatici Tutor nostrani , se nel loro personale dizionario, la voce ‘educazione’ significa lasciare ad ogni canto del gallo i mezzi comunali e personali fuori dagli spazi assegnati e/o contrassegnati, spesso in divieto o a invadere lo spazio di due auto. Ma il convento, pare, passa questo, e da un’amministrazione che in 4 anni non è stata capace neppure di educare i cittadini al rispetto di una ZTL ci si può al massimo aspettare qualche ilare striscione, punto e basta. Del resto, il sonno delle coscienze, da queste parti assicura a costoro la poltrona di sindaco anche se come candidato presentassero il gatto con gli stivali, perché mai dovrebbero sforzarsi? Ma niente paura, la compagnia è buona e il concetto è estendibile ad altre vicine realtà, poiché a Montespertoli l’amministrazione è capace di organizzare una magnifica Ecofesta ma non è capace di prestare occhi ed orecchie ad una plurisegnalata discarica presente dal 2005 e che ultimamente si è arricchita di eternit e di un paio di bellissime batterie. Ma questa è un’altra storia…
Con educazione
Fabrizio Bastianoni

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