Ma è notevole il partner scelto dalla Penelope SpA - la Incom di Montecatini, attraverso una sua controllata rumena...
Ma a Prato le confezioni mancavano?
Certo, il costo della manodopera, in Romania, non è il nostro...
MV
da il Tirreno del 01/11/08
Prato veste l’Arma dei carabinieri
La Penelope di Bini e l’Incom di Nencini: lavoro per 7 milioni di euro
Le due aziende si sono aggiudicate la fornitura di divise militari, invernali e estive, sia maschili che femminili
PRATO. I carabinieri italiani vestiranno made in Montemurlo. Divise invernali ed estive saranno infatti fabbricate dalla Penelope Spa di Roberto Bini con la collaborazione di un’altra azienda, che si occuperà della confezione, che ha sede in Romania.
«Sì, è andata bene - commenta Bini - ma non sempre succede: magari riuscissimo a vincere tutte le gare d’appalto per le forniture di divise militari...ma non ci siamo solo noi a partecipare».
Roberto Bini, proprietario della Penelope Spa di Montemurlo e consigliere d’amministrazione della Borgosesia, può però dirsi contento. Lo scorso luglio il raggruppamento temporaneo d’impresa Penelope Sap e Unico Ital, azienda con sede in Romania, si è aggiudicato un doppio appalto coi fiocchi bandito dal Comando generale dell’Arma dei carabinieri. Nel primo lotto in ballo c’era la fornitura di 15.000 divise invernali maschi e 10.000 divise estive maschili. Il totale del valore, iva esclusa, era di 2 milioni e 197.200 euro. La Penelope si è portata a casa, grazie alla migliore offerta, anche un secondo lotto: 1500 cappotti impermeabili, 500 divise invernali femminili, 500 divise estive femminili, 3.000 abiti gus, 9000 pantaloni invernali, 10.0000 pantaloni estive. Il valore finale dell’appalto ammonta a 860.345 euro. In tutto, insomma, 3 milioni di euro. Non male, perché in un colpo solo la Penelope ha messo in cassaforte il 10% del proprio fatturato annuo (30-40 milioni di euro, chiarisce lo stesso Bini).
«Non è facile spuntarla - commenta Roberto Bini - perché a volte le nostre offerte risultano più care di quelle dei nostri concorrenti. Lo scorso anno ci andò bene con la Guardia di Finanza». Commesse importanti che richiedono un lavoro di squadra. A volte il partner non abita troppo lontano. Tipo l’Incom di Montecatini, azienda del pratese Mario Nencini, che ha sede legale in via S. Jacopo. «L’Incom ha tremila dipendenti in Romania - sottolinea Bini - ed è già capitato che si sia lavorato insieme». Anche per l’Incom è stato un bel colpaccio: due lotti, sempre con l’Arma dei carabinieri, per 30mila divise invernali e 20mila estive, hanno fruttato 4 milioni e 500mila euro.
In tempi di crisi gli appalti statali piovono insomma come manna dal cielo anche se i tempi di pagamento, come spesso accade, non sono proprio così rapidi. Ma Prato ha alle spalle una ricca tradizione di commesse militari: dalle uniformi dell’Aeronautica (Lanificio Pecci) alle coperte per l’esercito (Lanificio Mazzini). E ancora oggi c’è chi fa buoni affari. Non solo la Penelope Spa ma anche ad esempio la Ba-Ma’s Srl di via IV Novembre, che nel 2007 si è aggiudicata la fornitura di 13.500 maglioni in pile per la Guardia di Finanza, o il lanificio Fedora (che oggi non naviga in buone acque) che in Rti un anno fa vinse la fornitura di 34.600 berretti grigio scuro sempre per le Fiamme Gialle (788.880 euro).
Giovanni Ciattini
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