Chiarezza sui dati delle analisi
Ho già espresso le mie proteste per il comportamento d’inerzia comunicativa da parte del presidente del Tavolo istituzionale Giovanni Romiti che, a tutt’oggi, non ha ancora provveduto a replicare al comunicato di protesta dell’Ordine dei medici di Pistoia, nel quale si protestava per la parzialità e approssimazione del comunicato stampa pubblicato il 19 giugno. Esso annunciava “rassicuranti” conclusioni della commissione applicata al Tavolo istituzionale, chiamato a qualificare le analisi relative all’inquinamento portato nel lungo periodo sul nostro territorio.
Orbene, la richiesta di rettifica dell’Ordine dei medici sottoscritta dal presidente Bagnoni è stata protocollata il 26 giugno e da tale data sono trascorsi oltre 4 mesi senza alcuna replica formale né interlocutoria, su quotidiani o sedi istituzionali.
L’interpellanza di un consigliere del 16 settembre è stata “dribblata” con una risposta evasiva, circostanziale e inconcludente, duramente protestata dallo stesso interpellante e che ha avuto merito di rinnovare l’allarme e denunciare la mancanza di trasparenza e chiarezza scaturite dalla denuncia dell’Ordine dei medici.
Giova stigmatizzare che se l’autorevole organismo di diritto pubblico si esprime criticamente contestando conclusioni “non condivise” da tutti i partecipanti la commissione, è da chiedersi quali altre conclusioni sono altresì autenticamente emerse.
Perché Romiti, responsabile della comunicazione esterna, vista la delicatezza delle vicende trattate non provvede, in piena trasparenza e correttezza, con un comunicato definitivo suffragato dalla pubblicazione dei verbali redatti?
Che ne è stato di tali verbali, dei quali l’Ordine denuncia un’ingiustificata indisponibilità?
Ordunque, riprendendo le stesse parole di Romiti, mi permetto di ricordargli che proprio lui ha richiamato il “Patto per lo sviluppo locale”, ma che nessuno sviluppo potrà esserci in presenza di “preoccupanti” esiti di inquinamento ambientale dovuti all’inceneritore con incidenza sulla salute dei cittadini. Avendo io stesso fatto istanza all’Ordine dei medici per la loro convocazione al Tavolo istituzionale, vedo oggi mortificare l’iniziativa di denuncia dell’autorevole organo parastatale causata dall’inerzia amministrativa generata anche dall’omissione dei verbali della riunione tenutasi il 17 giugno, e della più grave puntuale e chiarificatrice replica alla lettera di protesta.
Osservo quindi come il comportamento della Provincia costringa i cittadini tutti alla crescente preoccupazione per l’inquinamento ambientale dell’inceneritore di Montale. Provveda quindi agli atti dovuti in rispetto di chiarezza, trasparenza e coerenza che sono attese da oltre quattro mesi con crescente inquietudine dalla cittadinanza.
Quanto sarà necessario attendere ancora?
Alessandro Romiti
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