PRIMARIE
I candidati si sfidano in tv.
Dalla tramvia ai temi urbanistici ma le idee sono sempre le stesse. Il quinto candidato non si presenta
Una sedia è vuota. Aspetta Ventura che negli studi di Rtv 38 non arriva per il primo dibattito tra i candidati alle primarie. Presenti invece, Eros Cruccolini, Daniela Lastri, Lapo Pistelli e Matteo Renzi. E finalmente, verrebbe da dire, si comincia a parlare di programmi. Ma della guerra tra candidati rimane poco o niente perchè alla fine del dibattito, tutti sembrano essere d'accordo su tutto. E regola vuole che per ognuno ci sia poco più di un minuto per spiegare quello che pensa, altrimenti... biiiiip. Il suono indica che si è sforato il tempo e si passa al vicino di sedia. E allora via, vediamolo, questo confronto di idee che sembrano assomigliarsi molto. Anche se alla fine, nessuno dei quattro firmerà una sorta di "contratto" con gli altri - chiesto dagli autori del programma - con cui ci si impegna a sostenerli nel caso della loro vittoria e non della propria.
QUESTIONE URBANISTICA - Per tutti e quattro i candidati è fondamentale l'approvazione del piano strutturale entro questa legislatura. Per Pistelli: «senza il piano non si va da nessuna parte, poi toccherà alla nuova giunta approvare il regolamento». Idem per Lastri e Cruccolini: «Necessario andare avanti col piano strutturale». Renzi vorrebbe voltare pagina e su questo punto richiama lo stadio «che non deve costare una lira a Firenze ma deve essere fatto perché è una grande opportunità». Dove e come però, non si, almeno per ora.
TRAMVIA - Per tutti la parola d'ordine è «terminare i lavori al più presto». Criticano i tempi troppo lunghi, la mancanza del completamento dei lavori entro i termini prestabiliti, ammettono che il progetto è stato una sfida ma che una quel tipo di mobilità è necessaria ed essenziale. Per Renzi: «i cittadini non ne possono più di un dibattito da dove passi o non passi il tram, ma che bisogna eliminare i cantieri e farla funzionare. Sulla tramvia abbiamo perso un'occasione che dobbiamo recuperare». Cruccolini vuole ascoltare le critiche dei cittadini ma: «bisogna andare avanti, completare le linee». Per Pistelli: «La linea uno da sola non serve a niente, invece affiancata alla due e alla tre, ai parcheggi scambiatori, alle biciclette, allora diventa essenziale per un nuovo traffico a Firenze, che deve diventare un cantiere moderno e veloce». Per Lastri: «La tramvia è sicura, ecosostenibile e deve passare dal Duomo, come succede in tutte le maggiori città europee».
AEROPORTO - Da migliorare per tutti. Ma mentre Cruccolini pensa che le decisioni sull'aeroporto devono essere prese con i sindaci della Piana, per Renzi devono essere prese delle decisioni veloci perché «Firenze è l'unica città che ha un aeroporto in cui il cittadino che sta a Peretola può controllare se il comandante di un aereo si è fatto la barba o no». Lastri punta l'attenzione sull'importanza di migliorare i collegamenti con Pisa, «l'altro grande aeroporto della Toscana».
DEGRADO - Secondo i candidati un problema «decoro della città» c'è. Tutti insistono sul controllo del territorio da parte dell'amministrazione ma anche sulla sensibilità da parte dei cittadini stessi di rispettare il proprio centro. Pistelli: «Degrado chiama degrado, qualità chiama qualità. L'amministrazione deve impegnarsi a mantenere il decoro, i cittadini anche, in modo da restituire residenti al centro storico, a far sì che strade e piazze non diventino solo luoghi in cui si beve, ma neanche zone di coprifuoco». Renzi: «Le persone sono innamorate di Firenze ma a volte prevale un senso di insicurezza, di stanchezza verso la nostra città»
23 gennaio 2009
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