TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
Tra gli intervistati nella nuova rubrica della cronaca cittadina de La Nazione , abbiamo trovato oggi Leonardo Finocchi, titolare del bar che, affacciandosi sulla Piazzetta delle Bigonge, ne riprende il nome.
E sul fatto che, se fosse per lui, il centro storico di Prato sarebbe un concentrato di bar non ne avevamo dubbi, visto che nel 2007 si era reso protagonista dell'avventura del locale nei giardini della Passerella, passata alla storia in quanto ad aggiudicarsi l'affidamento del locale era stata l'associazione Il Centro con "partner tecnici" un gruppo di imprenditori tra i quali spiccavano appunto Finocchi e la moglie dell'assessore Giardi, con la società "Accade".
Una vera e propria "linea politica", visto che Finocchi è anche consigliere del PD a Vaiano...
A noi, l'idea di un centro storico ridotto a "divertimentificio" o a "centro commerciale" poco ci convince. Questo non vuol dire che non debbano esserci locali, ma trasformarlo in un luogo di consumo, invece che di "vita", non crediamo sia la soluzione. Forse, invece che tanti posti a pagamento, sarebbe meglio ricreare degli spazi pubblici gratuiti. Forse sarebbe meglio riportare residenti, in centro, e i classici "negozi di quartiere".
In questo, dovremmo imparare dagli immigrati, che paradossalmente oggi sono gli unici ad investire sulla costruzione di reti di comunità, con i piccoli market, il bar non necessariamente fighetto, etc.
Più che alla "vocazione turistica" - la stessa che ha devastato, per molti aspetti, Firenze - proviamo a pensare ad una "vocazione civica" del centro, e dei tanti centri, di Prato: una vetrina, per quanto bella, non è una città!
MV
da la Nazione del 25/01/09
L’appello di Leo «Apprezziamo di più la città»SE FOSSE per lui, il centro storico di Prato sarebbe un grande salotto con tanti bar e tavolini all’aperto: un cuore pulsante di gente, iniziative e attrattive varie.
È il sogno nel cassetto di Leonardo Finocchi, titolare del “Bigonge Bar” in piazzetta Buonamici: uno che ha fatto dell’affetto per la sua città il punto di partenza della propria scommessa imprenditoriale. Perché ci crede e perché vorrebbe che, come lui, ci credessero tanti altri commercianti. “Ben vengano tutte quelle attività che possono dare ai cittadini un motivo per venire in centro. Nel mio piccolo – osserva Finocchi - spero di aver dato un contributo, ma vorrei che altri imitassero il mio esempio. Quando gli affari vanno bene per tutti è meglio per l’economia”.
Eppure, c’è un lato della “pratesità” che ultimamente piace poco a Finocchi: “Talvolta ho l’impressione che i pratesi apprezzino poco la loro città. Indubbiamente occorrono coraggio e fiducia per tornare a investire, ma serve anche una maggiore sinergia con le istituzioni pubbliche che, dal canto loro, dovrebbero agevolare le attività nel centro storico, sfruttandone la vocazione turistica”.
Ed è al turismo che guarda questo giovane ex imprenditore tessile lanciatosi nell’attività di ristorazione.“Mi piacerebbe – sottolinea Finocchi - che questa città acquistasse un valore oltre al tessile, visto che ha tutte le carte in regola per attrarre un movimento turistico”.
Ma non sarà un’impresa facile, secondo il titolare del “Bigonge Bar”. “Prato deve approfittare della vicinanza con Firenze se vuole proiettarsi nel turismo, ma non ci sono infrastrutture e collegamenti che possano incentivare un turista a soggiornare almeno una notte in questa città”.
Maria Lardara
da il Tirreno del 14/07/07
«Passerella, operazione poco trasparente»
PRATO. L’opposizione attacca sulla
Passerella. E il Comune risponde. «Il Comune ha agito nei rispetto dei regolamenti dei contratti e per la concessione in uso a terzi di beni comunali: se una gara pubblica va deserta l’amministrazione può avviare una trattativa diretta». Così in Consiglio comuanle l’assessore al Verde pubblico Camilla Curcio ha risposto al consigliere Giovanni Luchetti di Forza Italia, che ha presentato un’interrogazione sulla concessione dei giardini della
Passerella per l’apertura di un chiosco con intrattenimento musicale e attività estive. Luchetti ha chiesto quali sono state le procedure utilizzate per la selezione dei soggetti che hanno ottenuto la concessione, e se sono state effettuate le misurazioni acustiche per svolgere le attività di intrattenimento musicale. Curcio ha spiegato che il bando di gara venne esperito nel 2004 da Asm, soggetto incaricato del compito, ma senza partecipanti. L’amministrazione comunale è allora ricorsa alla trattativa diretta con i privati. «Quest’anno la Circoscrizione centro ha deciso di avvalersi della collaborazione dell’associazione “Il centro” che si è appoggiata ad alcuni privati per svolgere dei servizi all’interno dello spazio, una scelta che rientrava nella potestà di gestore». Per quanto riguarda la misurazione del rumore, l’assessore ha chiarito che non è richiesta preventivamente per l’autorizzazione delle attività. «L’Amministrazione comunale - ha concluso - continua comunque a vigilare sul corretto uso degli apazi pubblici» ha concluso l’assessore. Non troppo soddifatto della risposta Luchetti che ha ribadito: «Dalla pubblicazione del bando andato deserto sono passati tre anni. Non mi pare una giustificazione sufficiente. E’ vero che la
passerella funziona bene, ma è anche vero che ci sono molte lamentele da parte dei residenti. E in città - ha porseguito - si sentono voci circa la vicicnanza di alcuni fra i gestori della
Passerella a settori dell’amministrazione comunale. Servono - ha concluso - procedure più trasparenti nell’affidamento degli spazi pubblici e mi auguro che situazioni come queste non si ripetano».
da il Tirreno del 25/07/07
Passerella, tra i soci un consigliere Ds
PRATO. Giovanni Luchetti fa il bis. Il coordinatore provinciale di Forza Italia ha presentato un secondo question time su una vicenda che in molti giudicano scabrosa. Ed è quella della gestione della Passerella, il locale “cool” dell’estate pratese, stipato di gente buona parte delle sere della settimana. Se la gestione è certamente di buona qualità, secondo Luchetti c’è invece molto da questionare su chi e sul perchè quella buona qualità la garantisce. Chiede all’amministrazione comunale che dovrà rispondere in consiglio tra ventiquattro ore, se risponda al vero che «la Passerella sarebbe gestita da una società amministrata da un consigliere comunale Ds del Comune di Vaiano e che tra i soci apparirebbe la consorte di un assessore della giunta Romagnoli». La risposta può essere anticipata. A gestire il locale all’aperto è la società “Accade srl” cui fanno capo Leonardo Finocchi, fac totum del locale, consigliere comunale Ds a Vaiano, Gianni Innocenti, Fernando Forni, Fabio Mordini e Elena Belli, tutti con quote di 2mila euro l’uno per un totale di 10mila euro di capitale sociale. Ed è quest’ultima ad essere moglie dell’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Giardi. Luchetti continua: «Risulta poco credibile che l’assessore Curcio ignorasse queste notizie quando ha risposto all’interrogazione del sottoscritto (il 13 luglio scorso ndr) riguardante l’attribuzione della concessione della gestione dello spazio (a trattativa diretta ndr)». Il consigliere di Forza Italia parla di «episodio gravissimo che comprometterebbe l’immagine dell’amministrazione» e chiede quali iniziative il Comune pensa di assumere «per garantire e assicurare il corretto rispetto delle norme amministrative, civili e penali che dovrebbero informare tutti i componenti dell’amministrazione comunale». C.O.
1 commento:
TROVO I GAZEBI E LE POLTRONE NERE DI PIAZZA DELLE BIGONGE DECISAMENTE ORRENDI E POCO CONSONI AL CENTRO STORICO. MA A QUANTO PARE AGLI AMICI DEL PD TUTTO E' PERMESSO (LA DISTRUZIONE DEL GIARDINO PUBBLICO PER I BAMBINI DELLA PASSERELLA DOCET!)
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