Al contrario, pare invece molto deciso - e preciso - sull'area dell'ex Banci e sulla questione "infrastrutture", su questo non distinguendosi nemmeno di una virgola dal suo "avversario" Abati.
Gira e rigira, sulle questioni veramente rilevanti, i due candidati rimangono facce della stessa medaglia...
Si, certo, ci sarebbe l'idea della "Agenzia per lo sviluppo", ma anche qui, a ben vedere, non ha il "respiro strategico" che per esempio è stato dato all'idea promossa dal gruppo dei 38-1. Quella di Carlesi, infatti, ricorda molto, troppo, il di "Sviluppo Italia", che non ha brillato fino ad oggi per la sua funzionalità (come anche alcune inchieste della famosa trasmissione "Report" hanno dimostrato...).
Insomma, per ora, Carlesi si è rivelato poca cosa...
MV
da la Nazione del 28/01/09
«Un’agenzia per sostenere l’innovazione»
di MASSIMO CARLESI *
UN INSIEME di piccole e grandi azioni, promosse dal Comune possono contenere gli effetti della crisi. È impensabile che un Comune possa fronteggiare la globalizzazione, ma può aiutare le imprese e gli imprenditori che pensano di crearne di nuove a stare meglio sulla scena globale. Se sarò sindaco creeremo l’agenzia per lo sviluppo che dovrà reperire i capitali necessari a consentire innovazione e diversificazione produttiva e, al tempo stesso, la riqualificazione del personale. L’Agenzia sceglierà e finanzierà idee di imprenditori e ricercatori, sia pratesi sia intenzionati a creare occupazione a Prato.
Per farla breve, una volta che un brevetto e/o un progetto saranno stati «promossi» dall’Agenzia, la produzione verrà finanziata, a patto che avvenga in città e che alla città porti lavoro e ricchezza. I finanziamenti potranno derivare anche da fondi strutturali e dalla partecipazione di investitori privati, banche e cittadini. Si pensa a creare un polo delle nanotecnologie e biotecnologie.
A proposito d’innovazione, propongo anche un patto d’onore agli studenti universitari, sostenendoli negli studi in cambio della ricaduta delle loro competenze nei campi di tecnologie e applicazioni innovative, nelle imprese del distretto pratese: quelle tessili, chiamate e cimentarsi sul tessile tecnico e nella ricerca di nuove fibre, e quelle nuove finanziate dall’agenzia. Prato può inoltre divenire il centro di un altro distretto, vale a dire quello delle energie rinnovabili. I modi sono molti, compresa la sostituzione e integrazione dei tetti di molti stabilimenti, anche nei macrolotti industriali, con pannelli fotovoltaici. In tal modo, andremo a sostituire spesso anche vecchie coperture realizzate in cemento amianto.
Ulteriori alternative che propongo sono il parco agricolo della piana e la filiera corta, il turismo enogastronomico e il polo espositivo-congressuale all’ex Banci che potrà assumere grande importanza, vista la posizione geografica di Prato, a patto di realizzare infrastrutture importanti come la metrotramvia.
* candidato sindaco alle primarie
da il Tirreno del 28/01/09
«Rimettiamo le fontanelle: acqua gratis e depurata»
Carlesi rilancia l’idea delle fonti pubbliche e insiste sul recupero dell’evasione
PRATO. Prende esempio da altri comuni, dove Publiacqua ha installato fontanelle pubbliche con annesso depuratore per rendere l’acqua più gradevole, e chiede che anche a Prato i consumatori che lo vogliono «possano tornare a utilizzare le cannelle dell’acqua, come una volta». Massimo Carlesi rileva che l’esperiemento delle piccole fonti urbane, del resto, ha ottenuto un bel successo da altre parti e, incontrando l’altro ieri un gruppo di esperti di risparmio energetico e consumo consapevole, si è detto d’accordo. Se sarà sindaco, avanzerà subito la richiesta. I cittadini potranno bere bene, gratis e a tutto vantaggio dell’ambiente visto che il consumo stesso delle acque minerali incide tanto sullo smog (quello prodotto dai camion che la trasportano) che sulla produzione di plastica e pur semplici imballaggi. «Le fontanelle andranno sistemate in punti strategici, in varie zone della città», ha detto Carlesi, aggiungendo che «per chi continuerà a voler acquistare l’acqua occorre tornare al vetro».
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