TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 31 gennaio 2009

Bici. Bike sharing per i pendolari della vallata.



Ovviamente condividiamo la richiesta fatta da queste associazioni di un bike sharing rivolto ai pendolari della vallata. Magari si rimane sempre un po' spiazzati di fronte all'estemporaneità di queste richieste, quando si potrebbe trattare tutto il bike sharing in un discorso globale, rimanendo però alla realtà e criticando con fermezza la politica della bici attuata in città e in provincia. Per esempio lo scandalo della pista cicloturistica chiusa a causa di una frana subito dopo la sua inaugurazione e ancora inagibile. Fu un progetto sbagliato, sono emerse pratiche non trasparenti, coinvolgenti Publiacqua, e noi paghiamo.
Tornando alla proposta, insistiamo sulla necessità di integrarla in un sistema che ancora non c'è: dove sono i parcheggi scambiatori? Dove sono le fermate del servizio Lam da mettere in collegamento?
Grazie a questi amici delle associazioni, ma se vi accontentate di fare queste richieste sotto elezioni e poi votate PD...
Beh, quando Carlesi sarà rimbalzato alle primarie verrete con noi nel Polo dei Civici?
la zia Alma
MV


da la Nazione del 31/01/09
‘Bici’ pubblica fino a Prato Già raccolte 230 firme

DUECENTOTRENTA firme per una bicicletta. Non si tratta però una bicicletta qualsiasi, ma una di quelle condivise. L’obiettivo? Raggiungere il centro di Prato dalla Valbisenzio.
E’ questa l’iniziativa di alcune associazioni a sfondo ecologista con sede sia nella Vallata che a Prato per limitare l’inquinamento e consentire ai tanti pendolari che scendono da Vernio, Cantagallo e Vaiano di raggiungere il centro della città in sella a una «due-ruote» sul modello di Bicincittà.
E ASSOCIAZIONI «Basilico», «Eccetera», «Venti di Terra» hanno lanciato una raccolta di firme alla fine del corso organizzato dal Cesvot, chiamato «Cambiamo il mondo, cominciamo dai nostri piedi» e finalizzato a far riflettere sulla tutela dell’ambiente e attivare buone pratiche per quanto riguarda l’impronta ecologica che lasciamo sul pianeta in termini di inquinamento, emissioni e naturalmente consumi.
CON LA RACCOLTA di firme le tre associazioni chiedono una postazione di biciclette pubbliche nella zona Prato Nord al servizio dei tanti pendolari che dalla vallata si spostano in città. La bicicletta è infatti un mezzo efficace per ridurre l’uso dell’auto privata nelle strade, abbattendo costi economici e inquinamento.
L’ESEMPIO portato dalle associazioni è quello del bike sharing «Bicincittà» promosso dal Comune di Prato con cinque punti dislocati in prossimità delle stazioni ferroviarie e dei parcheggi scambiatori della Lam. Tante biciclette biancoverdi molto utilizzate con un costo annuo di venti euro e con poche ma ferree regole da seguire per la ‘condivisione’ con gli altri ciclisti.
«La zona nord di Prato — dicono Marilia Zappalà di Basilico, Sandra Ottanelli di Eccetera e Giovanni Lenzi di Venti di Terra — è la porta di accesso di migliaia di cittadini che quotidianamente dalla vallata entrano in centro per studio o per lavoro, ma non solo».
UNA POSTAZIONE di bici pubbliche con un parcheggio nelle vicinanze e meglio ancora vicino alle fermate degli autobus per la vallata darebbe la possibilità a molte persone di fermare l’auto e passare alle due ruote. Le associazioni hanno già raccolto circa 230 firme di cittadini interessati ad utilizzare questa postazione e le hanno consegnate all’assessore all’ambiente del Comune di Prato, Camilla Curcio. ma una copia delle stesse firme è pronta per essere spedita all’indirizzo dell’assessorato all’ambiente della Provincia».
IL PRIMO parcheggio libero per sistemare la rastrelliera delle biciclette, «suggerito» sarebbe quello di fronte alle poste di Santa Lucia, spesso però inutilizzabile per le auto dei residenti. «L’unica alternativa vicina — spiegano i promotori dell’iniziativa — potrebbe essere lungo viale Galilei, dove peraltro inizia la pista ciclabile che porta verso il centro di Prato».
m.g.

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