TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 27 gennaio 2009

Riflessioni. Il Manifesto del Couscous Clan

da il Corriere.it

Il manifesto del Couscous Clan

Il decalogo del cibo che unisce, pubblicato su Facebook

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Noi crediamo:

1. Che ogni cultura gastronomica è frutto di incontri e scambi avvenuti con le altre culture gastronomiche, come ogni altra disciplina: dalla musica all'arte.

2. Che ogni cultura gastronomica si modifica ed è modificata dagli scambi con ogni altra cultura gastronomica e pertanto è destinata a cambiare ed evolversi nel corso del tempo

3. Che tutti i piatti migliori delle grandi cucine del mondo sono frutto dell'incontro e dello scambio di concetti, tecniche e prodotti con altre culture: dal riso allo zafferano in foglia d'oro di Gualtiero Marchesi [origine moghul], al doner kebab degli immigrati turchi di Kreutzberg [Berlino]

4. Che il protezionismo economico, [non brinderai con le bollicine d'altri…], il fanatismo e l'orgoglio nazionalista [non mangerai il pomodorino, se non quello di Pachino], i precetti alimentari delle religioni [far le cucine come Dio comanda], sviluppano solo ideologie, barriere culturali e pregiudizio.

5. Che i cibi ed i prodotti hanno sempre viaggiato, portati dall'uomo e dal vento, nello spazio e nel tempo, e parlare oggi di Km 0 significa negare l'evidenza storica, mentre nessuno penserebbe mai di porre limiti alle esportazioni del Made in Italy nei 5 continenti (ma solo a limitare le importazioni dal Sud del Mondo).

6. Che parlare di disciplinari in cucina è un nonsense, come "danzare di architettura", perché la cucina è arte ed espressione di sé e della propria cultura, quindi è impossibile porre limiti all'estro e al mutare delle cose

7. Che nel futuro, che è già presente, l'amore per le cucine, i prodotti ed i cibi esotici, può tranquillamente convivere con l'amore per i piatti, i prodotti ed i cibi della nostra Terra nativa, poiché ciò che amiamo ci piace e basta. Quindi basta con le Crociate per favore!

8. Che gli xenofobi che urlano nei loro comizi "Polenta Si - Cuscus No" sono solo degli ignoranti e dimenticano che il mais non è un prodotto tipico della Padania, ma del centro America

9. Che… "Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere ... " quindi, prima di pronunciare idiozie e sproloqui riferiti alle altre culture alimentari sarebbe opportuno stare zitti o, ancor meglio: studiare, documentarsi a fondo e porre rimedio alle proprie vergognose lacune e pregiudizi

10. Che… "La vita di conoscenza è la vita che è felice nonostante le miserie del mondo" (Ludwig Wittgenstein reprise)

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