A Nunzio e ai vendoliani, ma anche a chi rimane in Rifondazione, facciamo un grosso "in bocca al lupo"...
MV
da il Tirreno del 29/01/09
Il partito si spacca a metà
Rifondazione, Martino si dimette
Nonostante i vendoliani, che credono in una ricostutuzione della sinistra che non prescinda da Pd, a Prato siano la maggioranza e abbiano ottenuto lo scorso congresso circa l’80% dei consensi, non tutti passeranno nelle fila del nuovo partito. Secondo Alessio Nincheri, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, vendoliano di ferro, già uscito formalmente da Rifondazione: «Crediamo che almeno un trenta per cento degli iscritti che ha sostenuto la mozione Vendola, resterà in Rifondazione». Perché in molti non sono d’accordo con la scissione, perché altri hanno difficoltà a staccarsi da un partito nel quale hanno militato per anni. Certo i numeri sono esigui: attualmente sono 300 i tesserati di Rc con un calo, rispetto all’anno scorso di 100 fedelissimi. Un poco meno del 50% resterà nel partito d’origine.
Alla guida di Rifondazione e per gestire il momento il transizione resterà l’ attuale responsabile dell’organismo di garanzia per l’attuazione dello statuto, Ilio Giandonati di Montemurlo, ma solo in attesa che gli organismi dirigenziali vengano ricostituiti. In Rifondazione resteranno anche il consigliere comunale Paolo Fattori e Gino Benvenuti. Nel limbo, per ora, l’altro consigliere di Rifondazione Leonardo Becheri. Nella sinistra invece confluirà, tra gli altri, l’ex partigiano Antonio Cerbai e quella fetta di sindacato, che fa capo alla Cgil.
C.O.
Nessun commento:
Posta un commento