Europorcellum. Manifestazione contro l'inciucio PD-PDL

Che dire? Il progetto portato avanti da PD+L e PD-L è chiaro, oramai sin dalle elezioni dell'aprile del 2008: l'eliminazione sistematica di ogni possibile embrione di opposizione al duopolio. Nonostante questo, c'è chi ancora crede che con il PD in particolare possano essere intavolate delle "trattative", anche se ora si strepita un po'. Siamo curiosi, molto curiosi, di vedere se alle parole seguiranno i fatti... MV

dal portale internet della Federazione Nazionale dei Verdi

L’Europorcellum: No al furto di democrazia
mercoledì 28 gennaio 2009 ore 16.00 Presidio sotto la sede nazionale del Pd

Il Partito Democratico continua ad insistere a volere l’accordo con Berlusconi per introdurre una soglia di sbarramento al 4% per le elezioni europee. Veltroni è pronto a barattare la posizione del Pd sul federalismo, sulla Rai, sulla giustizia, per una miserabile ragione di bottega, quella di arginare il suo prevedibile insuccesso attraverso una riedizione dell’appello al voto utile, e per raggiungere definitivamente lo scopo dell’eliminazione della Sinistra dal sistema politico.

Questo tentativo di cambiare le regole a ridosso della campagna elettorale non trova alcuna giustificazione in presunte esigenze di governabilità (le elezioni europee esprimono i rappresentanti all’interno del Parlamento Europeo che non elegge nessun governo) né di semplificazione della composizione parlamentare (la costituzione dei gruppi all’interno del Parlamento europeo deve coinvolgere eurodeputati provenienti da diversi paesi). Si tratta di un atto profondamente antidemocratico, un altro dei tentativi finora disastrosi di introdurre il bipartitismo in Italia in modo coatto, che porta con sé pericolose conseguenze in termini di scambio e accordo con il centrodestra.

MERCOLEDI’ 28 GENNAIO ALLE ORE 16 MANIFESTIAMO SOTTO LA SEDE DEL PARTITO DEMOCRATICO (Via del Nazareno – Roma) LA NOSTRA INDIGNAZIONE CONTRO L’INDECENTE TENTATIVO DI RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE PER LE ELEZIONI EUROPEE DI GIUGNO.

Il manifesto di SD