Bisogna tener presente che la legge non ci garantisce sulla non nocività dell'acqua "potabile", ma è semplicemente un compromesso (neanche tanto ben calcolato) tra i danni certi che il consumo regolare del "prodotto" causerà (gli organoalogenati che si formano con il trattamento con il cloro sono notoriamente cancerogeni, così pure l'alluminio usato come flocculante è sospetto di essere concausa di malattie degenerative del sistema nervoso, e gli esempi non finiscono qui) e i costi di produzione.
Inoltre la stessa legge viene, a più riprese, disattesa con la "generosa" concessione di deroghe da parte delle Regioni (molto utilizzate anche nella Toscana felix") ai limiti previsti dalla norma comunitaria, ripresi dalla legge italiana.
Uno degli ultimi atti che ho fatto da responsabile dell'Igiene Pubblica di Pistoia (purtoppo lo stesso gestore acquedottistico di Firenze,dopo l'avvenuta privatizzazione dell'acqua), prima di dimettermi, oltre 4 anni fa, è stato la denuncia per falso in atto pubblico al dirigente della regione Toscana che aveva richiesto la deroga ai valori massimi del clorito (prodotto indesiderato che si forma a seguito del trattamento dell'acqua con biossido di cloro) affermandone la presenza "naturale" nel sottosuolo.
Alcuni mesi fa la Magistratura fiorentina mi ha comunicato che, sulla base della mia notizia di reato, ha rinviato a giudizio questo funzionario, (questo fatto non mi ha certo reso "popolare" in certi ambienti).
Come ripeto da tempo il conformismo ambientalista è disastroso, prima che sul versante politico, su quello culturale, rende impotenti ed incapaci, nell'analisi come nell'azione.
Salute
michelangiolo bolognini
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