TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
29/08/2008
Aree Protette e Parchi
In Toscana preapertura e caccia in deroga
Wwf: «Chi pagherà le sanzioni della Comunità europea?»
FIRENZE. Con tre delibere, la giunta regionale Toscana ha dato il via libera alla preapertura della caccia, al prelievo in deroga dello storno e ha regolamentato la mobilità dei cacciatori all´interno degli ambiti territoriali (Atc). Secondo il vicepresidente Federico Gelli la regione ha in serbo altre novità per caccia e cacciatori: «Intendiamo affrontare la questione della caccia con il governo, al quale chiediamo una concreta prova di federalismo. E quindi di lasciare alle regioni le ingenti risorse che ogni anno i cacciatori versano allo Stato per poter svolgere l´attività venatoria. Chiediamo insomma che queste risorse non finiscano più nel calderone del fondo nazionale, ma possano essere direttamente utilizzate per la valorizzazione e la tutela dei territori faunistici, chiamando a collaborare anche il mondo ambientalista». L´apertura ufficiale della caccia ci sarà il 21 settembre e la caccia proseguirà fino al 31 gennaio, ma sarà possibile cacciare dalle 6.30 e fino alle 19 di lunedì 1 settembre e, nella stessa fascia oraria, anche domenica 7 settembre. Una nota della regione informa che «Tortore, colombacci, merli (ad esclusione che nella provincia di Grosseto), gazze, ghiandaie e cornacchie grigie, sono le specie che sarà possibile cacciare da appostamento. Negli stessi giorni nelle province di Arezzo, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena sarà permesso cacciare da appostamento fisso nei laghi e nelle altre superfici allagate artificialmente, sia l´alzavola, che il germano reale e la marzaiola, mentre in provincia di Livorno questo tipo di caccia sarà possibile soltanto il 1 settembre». La regione ha accolto le richieste delle provincia (solitamente vicine al mondo venatorio) ed ha autorizzato per i cacciatori toscani il prelievo in deroga del! lo storno (20 capi al giorno e di 100 nell´intero periodo) l´1 e 7 settembre e dal 21 settembre al 19 ottobre. Mentre dal 20 ottobre al 14 dicembre si potrà sparare agli storni solo nei vigneti e nei frutteti dove non sarà terminata la raccolta dei frutti e negli uliveti, nonché in un raggio di 100 metri da questi.
Cambia anche la mobilità venatoria all´interno dei 19 Atc toscani: i cacciatori residenti fuori Toscana potranno accedere al sistema di prenotazione venatoria dopo aver versato 25 euro come contributo per le spese di gestione del servizio, mentre i dettagli per la gestione operativa della mobilità saranno resi noti nei prossimi ! giorni. Da quest´anno oltre alla possibilità di prenotare telef nicamente le giornate di caccia in mobilità, sarà possibile farlo anche tramite sms e attraverso il sito web della Regione.
La Toscana, con 110.000 cacciatori, resta la regione italiana a più alta densità venatoria e forse anche per questo oggi è stato siglato il patto di scambio riguardante gli Atc tra Toscana, Lazio e Umbria che permette ai cacciatori di accedere anche al territorio delle altre regioni.
Immediata la protesta del Wwf che sottolinea che la preapertura avvia ancora una volta la stagione venatoria «con un tipo di caccia di gravissimo impatto sia sulle specie oggetto di prelievo sia sulle altre specie in un momento di particolare sensibilità nella loro biologia.
La caccia in tarda estate è infatti estremamente dannosa per molti motivi: la presenza ancora di giovani in fase di dipendenza; l´assenza dei contingenti migratori provenienti dal nord e quindi la concentrazione del prelievo sulle coppie nidificanti nel nostro paese; per quanto riguarda gli anatidi, la presenza di femmine che non hanno ancora concluso la muta delle penne e possono avere difficoltà di volo; le condizioni ambientali spesso non favorevoli dopo il periodo estivo con scarse precipitazioni; la presenza ancora sul nostro territorio di esemplari di specie migratrici rare e protette, per le quali si presenta un grave rischio di abbattimenti illeciti permettendo la caccia in questi giorni, rischio che sarebbe evitato dall´apertura canonica alla terza domenica di settembre».
Motivi sollevati puntualmente ogni anno dagli ambientalisti e dal mondo scientifico e puntualmente ignorati dalla regione. Il presidente del Wwf Toscana, Guido Scoccianti, sottolinea che «la Regione continua a conceder la preapertura per accontentare i cacciatori. I voti dei cacciatori evidentemente valgono di più dell´integrità del nostro ambiente e della nostra fauna. Anche per quanto riguarda la caccia in deroga allo storno, specie protetta dalle normative europee, il Wwf sottolinea come la deroga attivata dalla regione Toscana sia in contrasto con le direttive comunitarie. Se vi sono danni all´agricoltura da parte di una specie, si precisi dove, quanto e quando e solo là e con metodi e soggetti idonei si attivino eventuali specifiche azioni di controllo e contenimento (a partire dai metodi incruenti). La "deroga" sullo storno come da anni portata avanti dalla regione Toscana è invece semplicemente una liberalizzazione della caccia a questa specie su praticamente tutto il territorio regionale e per tutta la stagione. Si tratta quindi di un provvedimento non certo mirato sulle problematiche degli agricoltori bensì sul desiderio dei cacciatori di poter sparare di più. Il contrasto con le precise indicazioni date dalla Direttiva europea è palese. Chi pagherà le sanzioni che la Comunità europea potrà applicare alla regione Toscana per la violazione della norma comunitaria? Per fare un piacere ai cacciatori i nostri politici non si preoccupano di mettere a rischio le tasche di tutti i cittadini-contribuenti?».
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