TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 1 agosto 2008

Prato. Meno seghe più verde!


Ieri pomeriggio, nonostante la canicola, si è riunita la Commissione Ambiente, Lavori Pubblici e Assetto Territoriale della Circoscrizione Sud, alla presenza del presidente Maria Luisa Peris e degli assessori all'ambiente e alla mobilità, la coppia di ferro Curcio-Giardi.

In discussione l'abbattimento di numerosi (o tutti?) pini di via Roma per la messa in sicurezza della strada, centrale e molto frequentata dalle auto. Gli abbattimenti riguardano il quartiere di Grignano e dovrebbero essere effettuati in agosto.

Municipio Verde era presente per distribuire le magliette "MENO SEGHE E PIU' VERDE. NO AI TAGLI SELVAGGI" stampate per sostenere la raccolta di firme che è arrivata a quota 700 e si prefigge lo scopo di fermare i tagli e di cercare altre soluzioni.

Il Consigliere Alessandro Bonacchi di Rifondazione Comunista, ha subito indossato il nostro splendido capo di abbigliamento (maglia fruit of the loom) e ha chiesto più volte che si desse la parola ai cittadini che hanno presentato la petizione. Incassato un garbato rifiuto si è impegnato a spiegare, basandosi anche su dati tecnici e scientifici, che vi possono essere alternative agli abbattimenti, non molto più costose degli abbattimenti stessi.

Le risposte degli amministratori sono le stesse di sempre e la stessa è la reazione alla partecipazione critica dei cittadini.

Anche noi rischiamo di dire le stesse cose: la logica che anima i nostri assessori è quella di favorire il traffico veicolare, anche in tratti centralissimi e che invece richiederebbero grande impegno e attenzione per la mobilità ciclopedonale.
Le nuove piantumazioni sono insufficienti a compensare le perdite di esemplari così grandi e il fatto di localizzarle altrove rispetto a dove ci sono stati gli abbattimenti, non risarcisce gli abitanti.
Il Comune andrà avanti e lo farà senza tenere conto della petizione nè delle perplessità emerse in commissione. I tagli dovrebbero partire a giorni.
La partecipazione dei cittadini è veramente un ostacolo per i nostri assessori, che dribblano sempre anche le commissioni del Consiglio Comunale e quindi figuriamoci se hanno voglia di perdere tempo con le circoscrizioni. Ciuoffo docet.
Comunque noi vi daremo notizia di eventuali iniziative di ostacolamento non violento delle operazioni di taglio. Questo per chi è ancora in città. Per gli altri che invece sono fuori Prato si può firmare la petizione anche on-line all'indirizzo:


Il testo è questo:

A: Assessore all'Ambiente del Comune di Prato

I firmatari rilevano che:

1) il Regolamento del Verde Pubblico e Privato del Comune di Prato indica come prescrizione fondamentale quella di “tutelare e promuovere il verde come elemento qualificante del contesto urbano e come fattore di miglioramento della qualità della vita dei cittadini”. I grandi pini di Via Roma costituiscono senz’altro una componente importante del patrimonio arboreo cittadino da tutelare e mantenere in modo corretto

2) i pini di Via Roma, come gli altri grandi alberi della città, hanno un’insostituibile funzione di miglioramento ambientale (purificazione aria, miglioramento del microclima, schermo da calore estivo, riparo per l’avifauna, elementi di caratterizzazione paesaggistica urbana), funzione che un numero anche maggiore di alberelli da ripiantare in sostituzione, magari anche in altri luoghi, non è assolutamente in grado di svolgere.

3) la messa in sicurezza del traffico veicolare sulla Via Roma non si risolve con l’abbattimento degli alberi, che anzi sono percepiti come elemento protettivo da parte dei pedoni, bensì riducendo con barriere e con maggiori controlli la velocità degli automezzi, ampliando i marciapiedi e costruendone di nuovi, segnalando e proteggendo efficacemente gli attraversamenti pedonali; si può prevedere una pista ciclabile nelle strade meno trafficate parallele a Via Roma.

4) le radici maggiormente affioranti possono essere protette e segnalate da “isole” pedonali o rialzando il manto stradale; ampliando le aiuole intorno ai tronchi, adesso spesso “affogati” dall’asfalto, e migliorandone il terreno, si può ridurre considerevolmente l’affioramento delle radici negli anni a venire.

5) una più attenta ma non eccessiva potatura delle chiome dei pini, con rimozione dei rami secchi o pericolanti, può ridurre considerevolmente il rischio della caduta di rami per agenti atmosferici.
6) per valutarne la stabilità, gli alberi devono essere comunque sottoposti a indagini strumentali.

7) non si comprende comunque con quale criterio siano state scelti i 121 pini da abbattere e che sono già stati segnati.

Per concludere vi ricordiamo che sono disponibili le magliette conservazioniste in due misure (L e M), di colore bianco con scritta verde, al costo di tre euro.

Se ne volete una scriveteci a municipioverde@gmail.com


MV

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