BLITZ AMBIENTALISTA A ISOLA D'ELBA PER LIBERARE SPIAGGE (ANSA)
'Blitz' ambientalista all'Isola d'Elba: una decina di attivisti di Verdi, Legambiente e Mare Vivo hanno visitato alcune spiagge ancora inaccessibili via terra a causa di cancelli o catene messi da privati, e hanno simbolicamente 'liberato' Cala dei Frati, vicino a Portoferraio. ''Siamo sbarcati con un gommone a Cala dei Frati - ha spiegato Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi della Toscana - e li' abbiamo piantato un cartello con scritto 'spiaggia liberata'. E' inammissibile infatti che, malgrado tante sentenze per l'accesso libero al mare, ci siano ancora impedimenti arbitrari''.
''Ero anche pronto, con una mazza in mano, a far 'saltare' i cancelli posti da privati per impedire l'accesso alla spiaggia - ha continuato -: peccato che erano troppo resistenti.
Ma, a parte i cancelli, erano spariti tutti quei cartelli di divieto di accesso illegali sistemati dai proprietari delle case.
Evidentemente la notizia del nostro arrivo e' servita''.
Dalla Cala dei Frati il gruppo si e' poi spostato via terra a Punta Calamita, dove sono presenti alcune sbarre risalenti al periodo minerario ''oggi usate - ha detto Roggiolani - da un residence per impedire l'accesso. Ma anche in questo caso abbiamo avuto una sorpresa positiva: un cartello, messo dalla direzione dello stesso residence, spiegava che il passaggio era consentito''. (ANSA).
'Blitz' ambientalista all'Isola d'Elba: una decina di attivisti di Verdi, Legambiente e Mare Vivo hanno visitato alcune spiagge ancora inaccessibili via terra a causa di cancelli o catene messi da privati, e hanno simbolicamente 'liberato' Cala dei Frati, vicino a Portoferraio. ''Siamo sbarcati con un gommone a Cala dei Frati - ha spiegato Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi della Toscana - e li' abbiamo piantato un cartello con scritto 'spiaggia liberata'. E' inammissibile infatti che, malgrado tante sentenze per l'accesso libero al mare, ci siano ancora impedimenti arbitrari''.
''Ero anche pronto, con una mazza in mano, a far 'saltare' i cancelli posti da privati per impedire l'accesso alla spiaggia - ha continuato -: peccato che erano troppo resistenti.
Ma, a parte i cancelli, erano spariti tutti quei cartelli di divieto di accesso illegali sistemati dai proprietari delle case.
Evidentemente la notizia del nostro arrivo e' servita''.
Dalla Cala dei Frati il gruppo si e' poi spostato via terra a Punta Calamita, dove sono presenti alcune sbarre risalenti al periodo minerario ''oggi usate - ha detto Roggiolani - da un residence per impedire l'accesso. Ma anche in questo caso abbiamo avuto una sorpresa positiva: un cartello, messo dalla direzione dello stesso residence, spiegava che il passaggio era consentito''. (ANSA).
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