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La mer, la fin...

mercoledì 3 settembre 2008

Ancora su ingegneri e concorsi.


Sorvolando, ma non troppo, sulla contraddizione tra come il PDL affronta la questione giutizia a livello nazionale e l'uscita del consigliere Lucchetti, di Forza Italia, non possiamo che concordare con la richiesta di sospensione dall'attività per l'ingegner Frasconi, avanzata anche da Leonardo Becheri del PRC, fosse solo per dare la possibilità al dirigente comunale di chiarire nei termini più opportuni la propria posizione.
MV

da La Nazione del 03/09/08
Concorsi, lo sdegno di Lucchetti «Sospendete chi è indagato»

AVVISO di garanzia al dirigente della commissione garanzia. La notizia pubblicata dalla Nazione sull’iscrizione del registro degli indagati della procura di Prato di Lorenzo Frasconi, ingegnere capo del Comune, ha scatenato le reazioni dei consiglieri comunali arrivando a metter d’accordo Forza Italia e Rifondazione. «E’ da rimarcare la copertura ‘politica’ che la giunta ha fornito alla vicenda dei concorsi — afferma Giovanni Luchetti, consigliere comunale e coordinatore provinciale Fi-Pdl — Non c’è stata nessuna presa di distanza, nessuna indagine interna (almeno conosciuta). Se i dirigenti si comportano in modo tale da suscitare proteste e indagini penali, spetterebbe alla giunta di rispondere con un’azione forte e chiara. Cosa che non è avvenuto come testimoniato dalle risposte dell’assessore Breschi in consiglio comunale che ha sostanzialmente avallato il comportamento dell’ente. A tal punto da far presumere che la giunta fosse partecipe di quanto avveniva nelle stanze dove si svolgevano i concorsi. Si continua a dare dell’amministrazione comunale un’immagine di ‘cosa privata’ — aggiunge — inarrivabile per quei tanti giovani della nostra città che non possono vantare amicizie importanti. Probabilmente, si vorrebbe fare del Comune quel che già è stato fatto con le assunzioni all’Asm, Consiag e compagnia cantando dove viene tradito, in società formalmente private ma sostanzialmente pubbliche, quel diritto all’assunzione mediante pubblico e imparziale concorso a beneficio di chiamate dirette di cui è lecito dubitare, come più volte fatto dal Pdl». Sostanzialmente d’accordo con Luchetti anche Leonardo Becheri, capogruppo in consiglio comunale di Rifondazione comunista, chiede il ‘congelamento’ della poltrona di Frasconi: «Credo sarebbe opportuno che il dirigente indagato venisse sospeso dall’attività che svolge in Comune. Ma non solo — rincara la dose Becheri — tutta la questione dei concorsi è da rivedere insieme alla stabilizzazione dei precari. Infatti per qualcuno è stato indetto il concorso, per qualcun altro no. Tornerò a riproporre con un’interrogazione il dibattito pubblico, già sollecitato più volte all’assessore Breschi, proprio sul tema delle assunzioni. Adesso la giunta non potrà più nascondersi. E vorrei anche conoscere il parere di sindaco e assessori sui tre concorsi sottoposti a inchiesta giudiziaria e sui tanti posti posti di lavoro assegnati in maniera quantomeno ‘fantasiosa’». L’ingegner Frasconi ha ricevuto l’avviso di garanzia, contestualmente alla perquisizione del proprio ufficio, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Laura Canovai sul concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di due ingegneri. Il dirigente del settore mobilità, ambiente e infrastrutture era anche presidente della commissione giudicatrice. Vincitori del concorso sono risultati due giovani ingegneri che avevano già svolto consulenze per conto del Comune, tra cui una molto simile alla prova d’esame sostenuta, sul progetto di tramvia.
E.D.

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