Ho appena appreso della scomparsa di Mr. Ian Hibell, a dire il vero non sapevo chi fosse prima di leggere l'articolo comparso oggi sulle pagine on line del Corriere della Sera.
C'è scritto che ha dedicato gran parte della sua vita a viaggiare in bicicletta e a portare nel mondo la sua filosofia di libertà e di rispetto per gli altri e la natura e che è morto travolto da un pirata della strada. La cosa mi rattrista moltissimo, anche a me piace viaggiare in bicicletta e percepisco molto il pericolo di incidenti quando mi muovo in bici perciò evito sempre i tratti di strada molto trafficati e pericolosi.
Purtroppo trovo doveroso riportarvi la notizia della scomparsa di un Uomo importante...
per chi ama la bici e non solo.
E' morto Ian Hibell, pioniere del cicloturismo.
Danilo Presentini
Fiab tandem - Prato
A bordo delle due ruote aveva esplorato le zone più sperdute del mondo
Ucciso in Grecia il pioniere dei cicloturisti
Ian Hibell travolto da un pirata della strada mentre pedalava tra Atene e Salonicco
Ian Hibell durante una tappa di uno dei suoi viaggi
MILANO - È stato ucciso da un’auto pirata lungo una strada della Grecia, mentre era in sella alla sua adorata bicicletta. È morto così, lo scorso 23 agosto, Ian Hibell, il leggendario cicloturista inglese, che ha passato gli ultimi 40 anni della sua vita a pedalare in giro per il mondo (copriva 6.000 miglia, quasi 10.000 km, l’anno), stabilendo diversi record (si dice sia stato il primo non motorizzato a passare dall’Atraro colombiano al Darien Gap di Panama durante la TransAmerica) e raccontando le sue avventure nel libro «Into the Remote Places», considerato la bibbia per gli amanti del turismo su due ruote.
PIRATA IN FUGA - Stando a quanto racconta il Times, Hibell sarebbe stato investito sulla strada che da Atene porta a Salonicco durante una folle gara di velocità fra due auto. Il conducente del mezzo che ha urtato il cicloturista, morto sul colpo, sarebbe poi scappato, ma alcuni testimoni hanno preso il numero di targa della sua vettura e l’uomo è stato quindi arrestato due giorni più tardi.
DIECI ANNI IN VIAGGIO - Pioniere dei viaggi sulle due ruote in zone quasi ancora inesplorate come l’Antartide e l’Amazzonia, ma anche il deserto del Sahara, famoso nelle isole del Borneo e ben accetto da molte tribù africane, Hibell aveva scoperto la bicicletta durante gli anni Cinquanta, quando era nella RAF, ma era stato nel 1963 che aveva deciso di trasformare la sua passione in qualcosa di duraturo. Così aveva lascato un lavoro sicuro da impiegato a Brixham, nel Devon, per prendersi due anni sabbatici e mettersi a girare il mondo in sella alla sua bici. Ritornò dieci anni dopo, senza più un impiego ma con un bagaglio di esperienze e racconti che lo hanno trasformato in un’autentica leggenda.
FILOSOFIA DI VITA - Una volta Hibell disse: «Spesso un uccello vola verso qualche posto che lo attira. Non so perché lo faccia, ma lo fa comunque». Una frase che divenne la sua filosofia di vita e che lo ha accompagnato anche su quella strada di Grecia dove un’auto assassina ha messo fine ai suoi sogni di libertà.
Simona Marchetti
5 settembre 2008
Corriere on-line
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
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venerdì 5 settembre 2008
Bici. Morte di un pioniere.
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