In tempi di "sceriffismo" diffuso, rappresentato in città da Milone - la punta dell'iceberg - ongi spunto è utile!
MV
Ordinanze folli e follie securitarie,
la pazza estate degli amministratori locali Italiani.
Una strana estate e' questa che stà per terminare, con i militari per le strade, con le carceri sempre più' piene di cittadini extracomunitari, le olimpiadi dei mancati diritti umani in tibet, dell'ennesimo conflitto silenzioso con il suo trascinarsi di morte, orrore e distruzione, mentre sugli scaffali dei supermercati ci sono tanti colorati modelli di grembiulini che tanto fanno contenta la ministra gelmini.
Tra un licenziamento e l'altro ( mannaggia quanti fannuloni in questo paese!!) si comincia a delineare il vero volto del federalismo leghista, tanto ci voleva se per sostenere le bizzarie delle ex-camice verdi, oggi in veste ministeriale con i più' appropriati fazzolettini appuntati nei taschini della giacca. se bisognera' introdurre una tassa di scopo, o peggio punire le amministrazioni "poco virtuose" sara' l'ennesima clava che gravera' sulla borsa degli italiani.
Qui la nostra contrarieta' e' assoluta, netta e con le nostre tesi sul federalismo municipale solidale abbiamo gia' articolato una proposta, che riprenderemo più' avanti.
Ma c'e' un altro strano fenomeno che avevamo gia' cominciato a conoscere con la dura repressione a mendicanti, lavavetri, writers e ambulanti di ogni umanita'. Un nuova frontiera dei sindaci scerifo, oggi dotati di "superpoteri" che avranno un altro ruolo di "prestigio" nel mentre si sono gia svenduti tutto, territorio e beni comuni, ma non c'e' mai limite al peggio e vedremo perche'.
Il decreto legge n. 92, effettivo dal 5 agosto, tanto voluto dal ministro maroni ma tanto "atteso bipartisan" (alcuni sindaci del pd non hanno trattenuto la commozione!) ha allargato i poteri dei sindaci appunto, attraverso la modifica dell'articolo 54 dell'ordinamento degli Enti Locali. In passato il primo cittadino poteva emanare «atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica». Ora è incaricato della vigilanza «su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto».
La voce «sicurezza e ordine pubblico» prende così svariate sfaccettature, si allarga a discrezione e cosi' di fatto rischia di debordare da un lato in proclami che appaiono ridicoli, inattuabili e utili solo per fare un po di propaganda ma anche in ben più' preoccupanti limitazioni delle liberta' individuali. Ma proviamo a fare un punto.
Diciamo ad essere comprensivi e provando ad analizzare i dati, che alcuni di qeusti provvedimenti sono contingenti alla gestione dei grandi flussi estivi di turisti, soprattutto nelle più' battute localita' marine ( in montagna il buonsenso prevale) ma anche forse il senso del rispetto reciproco e aggiungiamo noi la volonta' nel non cadere nel'assurdo. Ma direte voi sembra essere un po' debole la giustificazione. Infatti qualche dubbio c'e'.
Faccio rilevare un primo problema nell'applicazione di questi regolamenti come la loro pubblicizzazione, la diffusione tra i cittadini soprattutto tra gli stranieri, che di fatto li rende noti solo ad un piccola parte della popolazione, non a caso i giornali esteri si sono letteralmente scatenati contro queste norme.
Ma in alcuni casi mi sembra che il limite si sia superato, dove il divieto non puo' limitare i diritti sanciti dalla costituzione, come, solo per citarne alcuni :
- il principio di legalita' ed eguaglianza
- la liberta' personale, di circolazione, di riunione, di associazione e di manifestazione del pensiero.
Solo prendendo in considerazione questi principi e' facile pensare e prevedere che si apriranno enormi conflitti in sede civile e penale, con l'aggravio di costi e di fatto generando l'inapplicabilita' di queste norme o la loro bocciatura, su alcune di esse siamo in attesa del pronunciamento di prefetti e giudici, gia' alle prese con numerosi ricorsi, oltre il duvuto intervento della corte dei conti sui danni eraraiali provocati.
Nel merito delle normative proposte abbiamo fatto un piccolo elenco, un "vademecum" della jungla dei divieti comunali, prendendo spunto da un articolo del corriere della sera e da un microfono aperto di radiopopolare della scorsa settimana ma anche dalle tantissime segnalazioni che ci sono arrivate in questi giorni e che cointinuano ad arrivare.
*A livorno e' vietato andare in skate in centro, dopo la guerra alla street-art, writers e artisti di strada, si sposta l'attenzione su queste fastidiose forme di aggregazioni giovanile, nel veneziano è vietato costruire castelli di sabbia sulla spiaggia, si non e' un colpo di sole, no agli zoccoli a Capri e Positano fanno troppo rumore.
*A Forte dei Marmi, cuore della Versilia super- chic, dove si possono permettere di riufiutare un posto a tavola anche ai magnati russi è vietato tagliare l'erba nel weekend o nelle ore pomeridiane. Forse per non disturbare i villeggianti che fanno la pennichella, ma come fa una persona che lavora tutta la settimana? Anche qui si attendono lumi.
*Dopo anni di nudismo, al Lido di Dante a Ravenna è ora vietato il look total nude qui il capitolo sarebbe lungo vista la scure medievale che si e' abbattuta in tutta italia, con vere e proprie ronde che colpiscono chi ama la natura e desidera attraverso il nudismo espriemere questa"sensibilita'" e senso di appartenenza ad un vera e propria cultura diffusa in tutto il mondo.
*Si rischiano fino a mille euro di multa a Bologna, il primo cittadino Cofferati per antonomasia il sindaco sceriffo non voleva essere da meno e detta legge anche sui piercing, vietati "su parti anatomiche le cui funzionalità potrebbero essere compromesse". La multa è ancora in fase di elaborazione insieme al prossimo divieto per i dred alla marley e l'esposizione senza licenza di tatuaggi.
*Un capitolo a parte lo meritano le panchine e parchi, fate attenzione come se vi trovaste ai confini di una zona militare! A Viareggio è proibito appoggiare i piedi sulle panchine sulla passeggiata del lungomare a qualsiasi ora del giorno. Si avete capito bene i piedi! A Voghera invece non ci si può sedere dopo le 23.00 e qui comincia a fare ventennio.
Grandissime polemiche in queste settimane ha prodotto l'ordinanza del comune di Novara che proibisce a più di due persone la sosta nei giardini pubblici, qui l'anninistrazione si e' voluta superare dando come spiegazione l'esigenza di combattere lo spaccio, pensate se a hyde park a londra o a central park avessero fatto la stessa cosa. Intanto fioccano le proteste dei cittadini perche' sarebbe più' utile preoccuparsi della manutenzione degli spazi verdi, mal tenuti e poco illuminati. Ma qui la cretivita' non basta e si attende la risposta del sindaco.
*Infine le normative" più politiche" a manco a dirlo subito benedette dal guru dei sindaci sceriffo l'europarlamentare mario borghezio ispiratore occulto di queste norme-decoro, indimenticabili le sue gesta, colui che ha rilasciato a Domenici presidente anci e sindaco di firenze la tessera onoraria della lega. A Azzano Decimo, provincia di pordenone e' vietato alle donne musulmane di girare per le vie del paese con indosso il tradizionale burqa, mentre richiedere la residenza a Cittadella gia' nota alle cronache per le gesta anti-migranti del suo sindaco, oggi premiato parlamentare, bisogna avere un reddito minimo di sopravvivenza di 5000 euro.
Cosi' qualcuno maliziosamente si sta' gia' chedendo cosa si vuole nascondere con questa ondata di norme che ci preoccuano e ci fanno riflettere su come e' cambiato e sta cambiando questo paese. Una volta le amministrazioni venivano giudicate per la qualita' dei servizi offerti, per la capacita' di gestire le problematiche con serieta' e progetti, per "efficenza dell'azione amministrativa. Oggi i sindaci e le amministrazioni comunali a corto di quattrini e sempre più' strette nel binomio paura/sicurezza cercano in questo modo di cavalcare l'onda, mentre c'e' da stare certi, dei grandi problemi che affligono le nostre citta' nessuna osera' occuparsene.
Disse un famoso cardinale " dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur".
Ps. Scusate la dimenticanza che puo' costare caro! anche un bacio è vietato nelle automobili a Eboli, Multa fino a 500 euro. Una volta era famosa per ben altro!
Salvatore Amura
Associazione Nuovo Municipio
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