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La mer, la fin...

martedì 4 novembre 2008

Economia. Le imprese cinesi come risorsa

Concordiamo con il presidente di CNA di Prato: una provincia come la nostra, con una comunità cinese numerosa e attiva, può veramente diventare un "laboratorio" di livello internazionale per l'integrazione e lo scambio.
Aggiungiamo noi, non solo a livello economico! L'approfondimento della conoscenza reciproca deve e può avvenire in tanti altri settori: si potrebbe addirittura ipotizzare - progettare? - un vero e proprio Centro Studi sulla cultura sinica sul modello dell'Istituto del Mondo Arabo di Parigi.
Forse sarebbe più utile di un polo fieristico...
MV

da il Tirreno del 04/11/08
«Le imprese cinesi sono un’opportunità»

Incontro al Ministero dell’interno. Tra i delegati Potenza di Cna

PRATO. Il presidente della Cna pratese, Anselmo Potenza, è intervenuto ieri a Roma all’incontro con alcuni rappresentanti del Governo cinese, nell’ambito dell’incontro organizzato al Ministero dell’interno dall’Organizzazione mondiale per l’integrazione proprio sul fenomeno cinese. «Il forte sviluppo imprenditoriale delle imprese cinesi - ha spiegato Potenza dopo aver descritto la realtà del distretto pratese - non è dovuto soltanto al continuo aumento di imprese individuali, ma anche all’aumento delle società di capitale e stiamo assistendo a una evoluzione di queste imprese. Un fatto questo che può essere considerato positivo visto che rappresenta un segnale di tendenza a realizzare imprese sempre più strutturate».

«Siamo convinti che la provincia di Prato possa diventare un laboratorio europeo per l’inserimento degli imprenditori cinesi nella società civile. Questi imprenditori devono diventare un’occasione di crescita per l’economia del territorio a condizione, però, che comincino a rispettare le regole del nostro Paese. Nel mercato infatti si compete rispettando norme uguali per tutti e la legalità e il rispetto delle regole sociali ed economiche non devono essere vissute come un freno allo sviluppo, bensì possono rappresentare un’occasione per valorizzare le capacità e il talento delle imprese cinesi. D’altro canto, puntare sul valore etico e ambientale delle nostre produzioni significa avere un valore aggiunto in più per vincere le sfide imposte dalla globalizzazione». «Il progetto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni - ha riferito poi Potenza al ritorno - è molto interessante e per capire il fenomeno è interessante leggere le domande e le risposte inserite nel questionario del progetto e rivolta a cinesi della seconda generazione residenti in Italia. Una in particolare mi ha colpito. La domanda era la seguente: “Quali iniziative favorirebbero una migliore integrazione della comunità cinese?”. E’ significativo che il 75% dei cinesi intervistati abbia risposto “Contrastare l’informazione diffamatoria sulla comunità cinese”. Ecco, dobbiamo partire da questa risposta per costruire relazioni tra la comunità cinese e la comunità italiana».

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