Con umiltà, mv consiglia ogni tanto qualche lettura.
Qui sotto l'incipit.
Venticinque
Arrivato il giorno, fuori dalla metro, mi sono fermato, alla brasserie per non essere in anticipo. Al bancone di ottone, il cameriere in divisa ascoltava con un solo orecchio un quarantenne i cui occhi occhialuti scivolavano a zig zag su un articolo di giornale. - Quindicimila vecchi in meno, largo ai giovani. Per fare i duecentocinquanta metri restanti ci avrei messo due minuti, cosi per ripartire ho aspettato le nove meno uno. All'altezza del macellaio cinese ho rallentato per non raggiungere Bastien e Lue le cui mani si stringevano in fondo alla via. Passato l'angolo non ho potuto evitarli mentre scherzavano con un bidello davanti alla grande porta a battenti in legno massiccio aperta sull'androne.
- Per un attimo ho sperato che fosse bruciato tutto.
- Possiamo sempre piazzare una bomba, no ?
Mi sono lasciato gli sghignazzi alle spalle. Il cantiere estivo non era finito, gli operai in blu passavano dal portico piastrellato alla corte interna con lunghe travi sottili in spalla, che posavano in verticale contro uno dei muri di cinta.
La porta della sala era stata ravvivata di blu.
In disparte, Gilles scalpitava intorno al tavolo ovale, con un pacchetto di sigarette stizzito in mano.- Ciao.- Ciao.
Distribuiti sui divani grigi dell'angolo salotto, i nuovi arrivati ascoltavano Daniele che si sforzava di farli rilassare. Ho preso posto nel cerchio irregolare, un pezzo di chiappa sul tavolo che reggeva la macchinetta del caffè. Una tizia sopra i trenta era la più loquace.- Comunque lo sapevo che al rientro il rischio era questo.
Un'altra tizia sopra i trenta ha rincarato.- Aspetta a dirlo «dentro», che è un attimo e sei fuori.
Ci siamo zittiti, loro hanno aspettato di vedere.
Dopo aver lasciato i bicchieri di plastica nel cestino, ci siamo mossi verso la sala riunioni dove il preside ha sperato che le vacanze fossero passate bene. Gli astanti hanno mormorato un sì ostentatamente venato di rimpianto per la loro fine, il preside ha detto be' si che pretendete. Poi si è schiarito la voce per cambiare registro.
- Nonostante metà di voi siano con noi solo da quest'anno, è chiaro a tutti che ci sono scuole più riposanti di questa. Avrete modo di vedere che qui gli allievi non mancano di spontaneità. Alcuni sono anche esageratamente spontanei.
© Einaudi
François Bégaudeau – La classe
223 pag., 16,00 € – Edizioni Einaudi 2008 (Einaudi Stile Libero Big)
ISBN 978-88-06-19631-8
L'autore François Bégaudeau è nato in Francia nel 1971. Ha insegnato nelle scuole medie, prima a Dreux e poi a Parigi. Giornalista e scrittore, oltre ad alcuni romanzi ha scritto una biografia sui Rolling Stones. La classe (Einaudi Stile libero, 2008) - uscito in Francia nel 2006 col titolo
Entre les murs - ha vinto il premio France Culture - Télérama. Ha inoltre collaborato alla sceneggiatura del film tratto dal suo libro, diretto da Laurent Cantet e premiato a Cannes con la Palma d'Oro, in cui interpreta il ruolo del protagonista.
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