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La mer, la fin...

mercoledì 5 novembre 2008

Scuola. Prato: elaborare un percorso di protesta

Tra onde, maree e risacche... Speriamo vivamente che la protesta non muoia ma si trasformi in proposta (e opposizione!)
MV


da il Tirreno del 05/11/08
Lorenzo Chiani, della Rete degli studenti medi, spiega le prossime mosse del movimento: «Ci serve un blog»
Finite le occupazioni, l’Onda vuol diventare marea

PRATO. Militanti, ma ancora in erba. Gli studenti delle scuole superiori pratesi in occasione delle manifestazioni in corso da settimane contro la Riforma Gelmini, di certo non si sono tirati indietro, facendo sentire la loro disapprovazione al ministro con occupazioni, sit in e autogestioni, che hanno coinvolto tutti gli istituti del territorio. Ma trattandosi della prima vera mobilitazione studentesca cittadina degli ultimi anni, i ragazzi su alcuni fronti si sono trovati un po’ impreparati. Da qui l’esigenza - ora che le lezioni sono ricominciate nelle scuole - di rafforzare il dialogo e la complicità tra gli studenti pratesi, magari attraverso il coordinamento di un’ associazione. A spiegarci le nuove strategie in atto è Lorenzo Chiani della Rete degli studenti medi.
«Questa è stata la prima vera mobilitazione studentesca a Prato - spiega Chiani - Non ci eravamo mai trovati prima ad organizzare manifestazioni cittadine. Lo scorso anno per il caso Fioroni gli interessati hanno aderito alle proteste fiorentine. Quest’anno invece abbiamo portato avanti una battaglia tutta nostra, che necessitava di un coordinamento. Per questo abbiamo organizzato incontri con i rappresentanti e abbiamo cercato come associazione studentesca di dare supporto ai ragazzi con momenti informativi sul decreto. La politica continua ad essere poco seguita dagli studenti, a prescindere dall’orientamento. Tra i nostri obiettivi c’è sicuramente quello di riaprire un dibattito collettivo anche su questi temi».
«Rispetto ai collettivi fiorentini - aggiunge Lorenzo Chiani - tra gli studenti pratesi manca anche un canale di comunicazione on line. Non abbiamo un vero blog o un sito dove confrontarci. Sicuramente la Rete degli studenti medi ne creerà uno a breve».
«Adesso vogliamo che il percorso di protesta intrapreso nei confronti del governo non si fermi - conclude Chiani - Certo i ragazzi non possono occupare a oltranza né perdere ore di didattica, ma hanno comunque diritto a confrontarsi e a dire la loro sul tema della scuola visto che ne sono utenti e protagonisti».
«La prossima settimana saranno nominati anche i nuovi rappresentanti del Parlamento e della Consulta studentesca - rivela Chiani - Quelli d’istituto sono stati eletti in questi giorni. Appena i nomi dei rappresentanti saranno ufficiali, in accordo con i dirigenti scolastici, convocheremo un incontro per discutere con loro come portare avanti il dibattito. La Rete degli studenti medi ovviamente si candida ad avere un ruolo di mediazione e coordinamento tra le varie scuole».
Miriam Monteleone

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