Eppure, di fronte a questa comunanza di problemi, le "richieste forti" che emergono sono sempre le stesse: ammortizzatori sociali e congelamento del credito a breve.
Continua ad esserci una grave mancanza di prospettiva: gli ammortizzatori sociali non possono durare in eterno, e non è possibile pensare che un settore in crisi da anni, e che ora è - data la congiuntura economica - al suo "showdown", stia solo "attraversando" un momento, e che possa ripartire, sostanzialmente, come prima. Eppure, questa è la sensazione, forte, che emerge.
Ipotizzare di strutturare percorsi di riconversione delle aziende artigiane, riposizionare le aziende all'interno di tessuti economici e reti diverse, solo per dire alcune linee sulle quali si dovrebbe lavorare e cercare delle soluzioni, sembra veramente utopistico...
MV
da il Tirreno del 21/02/09
«Stessi problemi nei distretti»
PRATO. «Un clima, un’atmosfera di unità d’intenti che non avevo mai respirato. Ed è grazie a questo che abbiamo finalmente ottenuto di venire ascoltati dal Governo il 26 febbraio prossimo». Così Andrea Belli, artigiano pratese, presidente nazionale del Tessile per Confartigianato, commenta la giornata di presentazione delle iniziative unitarie dei distretti tessili, dove era presente tra i relatori.
«Accanto a me c’erano i presidenti e i segretari nazionali di tutte le associazioni di categoria e dei sindacati - racconta Belli - e c’è stata una sintonia piena e forte. Un’impressione concreta che è stata avvertita da tutti. Sono convinto che con questa tensione positiva possiamo ottenere qualcosa di importante. Il primo risultato, del resto, è questa convocazione al ministero che rappresenta solo una prima tappa di un percorso che coinvolgerà altri ministeri e la stessa presidenza del consiglio. Per quanto mi riguarda mi farò portavoce, nella discussione col Governo, delle problematiche del nostro distretto che non sono disgiunte da quelle delle altre aree tessili».
Le richieste forti scaturite dall’incontro di ieri sono state essenzialmente due: ammortizzatori sociali e congelamento del credito a breve per le imprese.
«Nel confronto con le massime istituzioni - spiega Belli - è necessario portare a massima sintesi le richieste. Queste due sono dettate da una situazione di emergenza che richiede risposte immediate. Quindi hanno senso solo se verranno presi subito provvedimenti, che altrimenti sarebbero inutili».
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