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da la Nazione del 21/02/09
Sostegni alle nuove imprese della Valbisenzio: interessi zero
NON SI PUÒ RESTARE fermi di fronte ad una crisi che sta cancellando le imprese in Valbisenzio. E allora ecco che la Confartigianato lancia una iniziativa concreta che può dare subito un po’ di sollievo.
«Gli amici si vedono nel momento del bisogno»: dicono a Confartigianato. «aDa questa perla della saggezza popolare parte la nostra campagna di sostegno alle imprese a noi associate della Valbisenzio».
Per i nuovi associati del 2009 la sede territoriale dell’Associazione ha stipulato una convenzione con le locali agenzie di CariPrato e CariFirenze per la concessione di piccoli prestiti a tasso zero. “Sarà direttamente la Confartigianato a rimborsare le quote di interessi pagate dalle imprese socie – spiega il vicedirettore provinciale Stefano Guarducci – Basterà presentarsi ai nostri uffici con il piano di ammortamento liquidato”.
L’importo massimo dei finanziamenti è di 5mila euro e potranno essere richiesti senza specificare investimenti o altri preventivi, ma anche solo per semplice gestione aziendale. “Anche se si tratta di importi limitati – dice Lido Lascialfari, imprenditore tessile e storico dirigente di Confartigianato – in questo momento di fortissime difficoltà dobbiamo ricercare ogni possibile soluzione per alleviare le sofferenze delle nostre aziende”.
In effetti, dai dati forniti nel corso della conferenza stampa dai dirigenti dell’Associazione artigiana, emerge un quadro di grave crisi per l’imprenditoria valbisentina. A pagare il prezzo maggiore è il settore tessile e moda che nel triennio 2006-2008 ha perso il 45% delle proprie imprese. Nell’analisi settoriale hanno perso di più le torciture (-83%) e le roccature (-78%), mentre tessiture, orditure, finissaggi e confezioni hanno visto chiudere una media di circa un terzo delle imprese
Secondo il responsabile della sede di Vaiano di Confartgiianato Imprese, Marco Salimbeni, “in tre anni c’è stato un crollo verticale delle attività del tessile, un settore che aveva rappresentato il vero motore per lo sviluppo dei nostri tre comuni. E’ difficile pensare che nuove attività come il turismo possano costituire in tempi rapidi una valida alternativa per migliaia di lavoratori”.
“Ma gli spazi in Valbisenzio per tentare nuove avventure imprenditoriali non mancherebbero – gli fa eco Lido Lascialfari - come per esempio nello sviluppo delle energie alternative: abbiamo il fiume, i boschi e il vento. Ma certamente non possono essere le associazioni artigiane le uniche ad affiancare le nuove imprese, ci vogliono progetti che partono dal sostegno delle istituzioni”.
E per passare subito ai fatti, Confartigianato sta mettendo a punto uno strumento di finanziamento per tutte le nuove attività. “Attingendo ad un fondo regionale – dice Stefano Guarducci – possiamo ottenere per le nostre imprese dei contributi a fondo perduto fino al 50% per investimenti entro 129mila euro”.
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