TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 22 febbraio 2009

Prato. Altro che ronde!

Significative le parole del segretario del SIAP sulle ronde.
Aggiungiamo che - ed è solo una piccola riflessione - ci chiediamo come degli organici sottodimensionati e con limiti importanti all'utilizzo degli stessi mezzi a disposizione (le volanti ferme perché non possono fare la manutenzione...) potranno poi rispondere alle "segnalazioni" di queste "ronde". Al solito, tanta fuffa, a questo giro pure foriera di pericolose derive.
Certo, niente vieta ai cittadini di costituire associazioni finalizzate al sostegno e alla cura delle marginalità: ma come ci sono i City Angels a Milano, qui a Prato non è così strano, ad esempio, imbattersi nei volontari della Caritas impegnati con senzatetto nei pressi della stazione. Ma queste non sono "ronde"...
MV

da il Tirreno del 22/02/09
«Così i cittadini si esporranno a rischi di aggressioni»

Sicurezza: il Siap (sindacato di polizia) mette in guardia sull’impiego delle ronde

PRATO. Finché si trattava di un’iniziativa isolata e sporadica, come quella che la Lega Nord ha messo in piedi nel centro storico di Prato, il Siap (sindacato italiano appartenti polizia) non si era troppo scandalizzato, ma ora che le ronde vengono istituite ufficialmente da un decreto governativo, allora l’indignazione non riesce ad essere più trattenuta.

«Col “decreto insicurezza”, oramai viene considerato così - commenta Giuseppe Crupi, segretario regionale Siap - alle rassicurazioni del Governo e del ministro dell’Interno, purtroppo non seguono i fatti. Ai tagli di carattere economico, si aggiunge la legittimazione delle “ronde” anche se in versione soft come sono state definite. E’ bene sottolineare che queste associazioni di volontari oltre ad essere praticamente inutili, costituiranno un ulteriore appesantimento per il lavoro delle forze dell’ordine ed esporranno migliaia di cittadini ai rischi di aggressioni criminali facilmente intuibili; cosa ancor più grave, segneranno la rinuncia dello Stato alla gestione esclusiva e responsabile di una funzione imprescindibile, essenziale e non cedibile: la funzione di polizia».
«La situazione è sostanzialmente tragica in tutte le realtà d’Italia ed ovviamente della Toscana. Il quadro pratese - continua Crupi - è allarmante. La Questura versa in condizioni precarie non si è in grado di acquistare un toner (circa 35 euro) per la stampante dell’ufficio della Squadra Volante, mancano le uniformi, il collegamento radio, fatiscente, non garantisce una buona copertura totale neanche sull’area cittadina, servirebbero altri ponti radio, ma risulta impossibile soddisfare questa necessità: non ci sono fondi».

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