TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 21 febbraio 2009

Prato verso le amministrative. L'Orgia delle Libertà

Bene bene... si delineano sempre di più gli schieramenti in campo...
E a destra, emerge l'ammucchiata che, partendo da Milone Libero & Sicuro, arriverebbe a La Destra passando per gli amici radicali di Liber@mente e la lista Taiti (che peraltro incassa il "veto" dei pretoriani di Milone... ma all'avvocato non è venuto un po' a noia incassare tutti questi dinieghi???).

Per Taiti, si tratterebbe di un ritorno a vecchi lidi, per quanto faccia un po' sorridere che, dopo aver litigato fino all'altro giorno per contendere il posto di "ultimo giapponese" di Romagnoli con l'IDV e aver corteggiato clamorosamente il PD, oggi si voglia accreditare nel campo avverso. Per i Vecchi Pratesi, un'entrata di gran classe nei logori schemi della politica nazionale (alla faccia del nuovo che avanza). Per il notaio La Gamba l'esito più scontato. Per Milone & company il definitivo salto della quaglia, se mai ce ne fosse stato il dubbio.
Aspettiamo con ansia che si aggiunga all'allegro Orgione delle Libertà (mai parola fu usata più a sproposito...) anche la Lega, e il quadro sarà completo!
MV


dal blog di Liber@mente
Coalizione/2
Si è svolta questa mattina a Firenze, nella sede di Forza Italia, l'annunciata riunione di lavoro delle forze che intendono proporre un credibile competitore al candidato del CentroSinistra Massimo Carlesi. Intorno al tavolo, davanti a Riccardo Migliori e Massimo Parisi, coordinatori toscani di AN e FI, insieme all'on. Riccardo Mazzoni del PdL, del capogruppo regionale di FI, Avv. Alberto Magnolfi ed i responsabili locali di FI, Giovanni Luchetti e Giorgio Silli, e di AN, Maurizio Bettazzi, Filippo Bernocchi, Gianni Cenni, si sono alternati rappresentanti de La Destra; dei Giovani Pratesi; di Prato per Noi; di Prato Libera e Sicura, della lista civica "Taiti per Prato", dell'associazione radicale Liber@Mente Prato, di Insieme per Prato, dei popolari democratici. Assenze annunciate quelle dell'UDC, della Lega, di Giovani e Famiglia. Ogni esponente di queste liste e forze politiche ha potuto esprimere in assoluta libertà le proprie opinioni circa la situazione politica e le proprie preferenze per la candidatura a sindaco dello schieramento. Nessuno ha posto veti rispetto alla partecipazione di altre forze se non la lista Prato Libera e Sicura nei confronti di "Taiti per Prato". Veti, peraltro, non accettati dalle altre componenti. Toccherà adesso ai dirigenti regionali di tirare le somme delle consultazioni effettuate che, per altri versi, continueranno la prossima settimana. Con l'obbiettivo di arrivare alla presentazione di coalizione e candidato sindaco lunedì 2 marzo.

dal blog Liber@mente
Coalizione/1
Stamattina a Firenze, nella sede di Forza Italia della centralissima Via degli Speziali, i vertici regionali di Forza Italia ed Alleanza Nazionale, Massimo Parisi e Riccardo Migliori, incontreranno i responsabili dei partiti e delle forze politiche pratesi che intendono contendere al candidato del PD Massimo Carlesi la poltrona di sindaco di Prato.
La riunione, probabilmente decisiva, dovrà sciogliere il nodo delle alleanze ed indicare il candidato sindaco unitario. L'occasione non può essere persa! La crisi prolungata del PD, pratese e nazionale, offrono le migliori condizioni politiche di partenza per realizzare anche a Prato un cambio epocale di classe dirigente. Le primarie del PD vinte da Carlesi hanno messo in luce la rottura della fiducia che si è ormai consumata tra i cittadini ed il modello di governo prolungatosi per oltre 60 anni.
Nonostante la grande visibilità mediatica delle primarie e nonostante l'appassionante confronto interno tra l'outsider Carlesi ed il rappresentante della casta Paolo Abati, la partecipazione è stata assai deludente. Nonostante che si siano fatti entrare in campo anche le comunità degli stranieri e la presenza dell'IdV e della sinistra, i cittadini che si sono recati alle urne del PD sono stati, unico caso in Toscana, inferiori a quelli che si erano recati ai seggi nell'ottobre 2007 per l'elezione di Veltroni.
Le cui dimissioni da segretario nazionale stanno innescando nuove tensioni e nuovi cali d'appeal per il PD, puntualmente registrati dai sondaggi. Nei quali, ormai, i democrats sono di poco sopra il 20% delle preferenze dei cittadini, con una perdita secca di 10 punti percentuali rispetto all'aprile 2008. La frana di consensi è, a nostro avviso, destinata ad aggravarsi da qui al 6 e 7 giugno. Quale che sia la scelta del nuovo segretario, Franceschini o altro, si aprirà una vera e propria rissa nel PD tra le varie componenti e tra i vari esponenti. Limando, ancora, la dote di consenso del partito.
In questa situazione non solo appare decisiva l'unità che il centrodestra potrà trovare stamani a Firenze ma determinante sarò pure la sua capacità di attrarre dalla sua parte forze nuove e diverse che con la loro presenza diano il segno, anche visivo, della volontà di vittoria dello schieramento alternativo al PD. Da questo punto di vista appare perdente ed incomprensibile la scelta dell'UDC di chiamarsi fuori dalla grande coalizione che si prospetta e di presentarsi con il proprio candidato Roberto Caverni.
Mai come nelle prossime elezioni le "terze vie" e le furbizie politiche si dimostreranno inconsistenti e inefficienti. Il voto dei cittadini, per la forza delle cose locali e nazionali, si polarizzerà sui due maggiori schieramenti. I soli che, nel corretto giudizio degli elettori, avranno la possibilità di vincere il 6 e 7 giugno prossimi.

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