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La mer, la fin...

martedì 2 settembre 2008

Archeoambiente. Question time di Massimo Taiti


da il Tirreno del 02/09/08
Dove sono anfora e museo?

Gonfienti, il consigliere Taiti chiede spiegazioni Un question time per sapere di chi sia la responsabilità di tanta incuria

PRATO. La città etrusca abbandonata dalle istituzioni. Anche il consigliere comunale Massimo Taiti, della lista civica Taiti per Prato, chiede spiegazioni di tanta incuria in un question time che sarà discusso in consiglio. «Nei giorni scorsi - scrive - quotidiani, ambientalisti, cittadini hanno denunciato il degrado dell’area archeologica. La presidente della Circoscrizione ha giustamente manifestato tutto il suo disappunto per il colpevole abbandono da parte delle Istituzioni (Regione, Comune, Soprintendenza) dei resti della città etrusca».
Il consigliere Taiti mette in fila le evidenze: oltre alle erbacce che rendono gli scavi della città etrusca sul Bisenzio molto più simile a un campo di erbacce, non c’è più traccia dei pochi - per la verità - progetti che il Comune aveva sull’area.
«Non pare procedere nei tempi previsti - elenca il consigliere - la realizzazione dell’antiquarium previsto nell’ex Villa Niccolini e destinato ad ospitare i preziosi materiali rinvenuti nell’area etrusca». In effetti quello che avrebbe dovuto diventare il museo etrusco di Prato, progetto anche deliberato, non si sa più che fine abbia fatto.
E non solo: «Alcuni di questi materiali sono ospitati - dice Taiti - in maniera provvisoria e al limite della decenza, in alcuni locali della società Interporto. Non si hanno invece più notizie - aggiunge - da anni, del bene più importante, sia dal punto di vista artistico, archeologico, economico rinvenuto a Gonfienti: la kylis dell’artista greco Douris». Che è stata portata a Firenze per sicurezza (ci sono infatti stati numerosi furti negli anni scorsi) ma non sa sa nemmeno dove.
Taiti chiede al sindaco di conoscere quali siano le ragioni dell’abbandono e del degrado dell’area archeologica di Gonfienti, quali iniziative saranno assunte per conservare e rendere agibile ai visitatori l’ area, le ragioni del ritardo della realizzazione e della consegna al Comune dell’antiquarium di Villa Niccolini e quali iniziative si intendano intraprendere per riportare a Prato e mettere a disposizione del pubblico la Kylis di Douris. La parola ora passa al Comune.

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