MV
da il Tirreno del 21/02/09
Dallo scavo spuntano reperti archeologici
Blog del gruppo "Municipio Verde" di Prato
“Municipio Verde” è un gruppo politico ecologista che intende promuovere la partecipazione dei cittadini alle scelte riguardanti i Beni Comuni delle comunità locali urbane e delle campagne.
Esso intende contribuire alla nascita di un movimento ambientalista su base locale, capace di occuparsi dei bisogni e dei problemi dei singoli territori ma anche di pensare globalmente.
Municipio Verde è aperto all’adesione di tutte le persone interessate
- all’affermazione delle idee e dei principi dell’ecologismo politico e sociale su base municipale,
- alla difesa della biodiversità, delle specie viventi e della biodiversità umana delle culture e delle lingue,
- alla promozione di una nuova economia, locale, cooperante e solidarista, basata su nuove forme di produzione e distribuzione
Il gruppo si oppone all'espansione speculativa del cemento, alla diffusione di sostanze inquinanti nell'acqua nella terra e nell'aria, all'eliminazione di piante ed animali e ad ogni aggressione al Bene Comune generata dagli interessi particolari di persone o gruppi.
1 commento:
NON A CASO...
"Inaspettatamente" si scoprono dei reperti in piazza del duomo.
Nessuno lo sapeva che in quel punto della piazza ci poteva essere qualcosa.
Nessuno.
Lo sapevano solo don Renzo Fantappié, che nella sua fondamentale (e monumentale) "Storia della città di Prato" ne parlava ampiamente di quali erano i confini della piazza fino all'allargamento della stessa quando venne abbattuto il battistero, intorno al 1295.
Lo sapevano il dott. Claudio Cerretelli, direttore del museo diocesano, lo sapevano TUTTI quelli che conoscono un minimo la storia della nostra città, io compreso, pur non essendo certo un luminare ma, a differenza di sedicenti tecnici dell'enel, almeno io leggo e m'informo.
Se m'informassi prima, magari non mi sorprenderei che, poi, i lavori si bloccano perchè -ad esempio- si trova la torre dei Levantini, che in quella zona avevano le loro abitazioni.
Tutto ciò sfiora il ridicolo.
Sappiamo benissimo cosa c'è nell'area ella piazza e gli unici dubbi sono se le fondamenta del battistero siano a 3 o 5 metri dalla fontana del pastorello (o del papero, come è chiamata dai pratesi) verso la statua del Mazzoni.
Chissà che in futuro non gli venga in mente di farci passare un bel tubo e non trovino ciò che resta di quel battisero, che se ne stava tranquillo indisturbato da oltre 700 anni.
Cosa succederebbe?
Che bisogna lasciar fare il progresso e procedere oltre, "bonificando" l'area dai reperti?
Sicuramente si troverebbe nella scomodissima posizione da "dover essere messo in discussione".
Eppure era lì.
Lo sapevano tutti.
O nessuno, come è stato per il sito di Gonfienti?
dave
Posta un commento