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La mer, la fin...

lunedì 2 febbraio 2009

Firenze. In Consiglio si protesta contro il 4%.

La sinistra contro la soglia del 4%
E il consiglio comunale salta
Tra le delibere che erano in programma c’era anche quella relativa all’acquisto dell’area per la realizzazione del Nuovo Auditorium Parco della Musica.



Gli assessori regionali non sono andati in Giunta

È saltata la votazione di tutte le delibere in programma in Consiglio Comunale a Firenze: è stata questa la conseguenza della protesta dei gruppi La Sinistra, Socialisti, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Unaltracittà/Unaltromondo che, in apertura di seduta, hanno annunciato l’intenzione di non partecipare ai lavori del Consiglio per protestare contro il previsto sbarramento del 4% alle elezioni europee.
SOLO LA SEVES PASSA - Una mozione a favore dei lavoratori della Seves, un’azienda del settore vetraio per la quale il nuovo Cda ha avviato le procedure di chiusura dello stabilimento chiedendo la cassa integrazione per 110 dipendenti, approvata all’unanimità, è stata l’unico atto. Tra le delibere che erano in programma c’era anche quella relativa all’acquisto dell’area per la realizzazione del Nuovo Auditorium Parco della Musica: l’opposizione aveva chiesto di votarla, ma non è stato possibile per mancanza del numero legale: i consiglieri dei gruppi della sinistra, ma poi anche quelli del Pd, «per rispetto della scelta degli alleati» ha detto la capogruppo Rosa Maria Di Giorgi, hanno lasciato l’aula. «Non c’è più una maggioranza di centrosinistra» ha commentato il consigliere di Fi-Pdl Gabriele Toccafondi. Ad inizio seduta, i consiglieri dei gruppi che si oppongono allo sbarramento al 4%, avevano spiegato che la loro era «una protesta a livello nazionale» e non riguarda gli impegni locali della coalizione. Poco prima del voto una trentina di operai della Seves, presenti tra il pubblico, hanno dato vita ad una protesta silenziosa esponendo alcuni volantini in cui si illustrava la situazione dell’azienda; hanno poi applaudito al momento dell’approvazione dell’atto. Nel corso degli interventi ci sono stati momenti di tensione tra i consiglieri Varrasi (Verdi) e Caffaz (Pd), che si sono scambiati anche qualche insulto e gesto volgare.
ANCHE IN REGIONE - Per protestare contro l’accordo per l’introduzione della soglia di sbarramento al 4% nelle elezioni europee, gli assessori della sinistra toscana non hanno partecipato alla riunione della Giunta regionale. Secondo gli assessori la scelta dello sbarramento è «dettata dalla paura di un probabile e possibile calo di consenso che provocherebbe l’implosione del Pd, mandando a gambe all’aria il progetto di bipartitismo maggioritario».
MARTINI: «METODO NON SOSTENIBILE» - «Se la scelta compiuta è una protesta episodica, unica per segnalare una difficoltà rispetto al quadro politico generale, si può certamente comprendere, ma dico con franchezza che questo non può diventare un metodo di confronto politico: non sarebbe nè sostenibile, nè comprensibile». Lo ha detto, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini commentando la scelta dei tre assessori della sinistra di non partecipare ai lavori odierni della Giunta regionali. Gli assessori Eugenio Baronti (Prc), Marco Betti (Verdi) e Giuseppe Bertolucci (Pdci) hanno scelto di disertare la riunione di Giunta come forma di protesta contro la possibile introduzione della soglia del 4% per le elezioni europee.
02 febbraio 2009

corriere fiorentino

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