La nascita di una terza associazione, non legata - almeno apparentemente - a referenti nazionali, potrebbe scompaginare anche qualche carta all'interno dell'Unione Industriali, dove di recente è riemersa la frattura fra terzisti e committenti.
Seguiremo la vicenda, con attenzione, ma inevitabilmente questi "sommovimenti" avranno anche effetti politici...
MV
Cna: «Artigiani più deboli con la terza associazione» Il presidente risponde ai terzisti di Viaccia: «Restiamo uniti»
«NON È il momento delle divisioni, con una terza associazione la categoria sarebbe più debole». Il presidente della Cna Anselmo Potenza invita a riflettere i terzisti di Viaccia, quelli che hanno intenzione di battezzare ufficialmente l’associazione «Prato artigiana» e che ieri per l’ennesima volta, con una lettera molto dura e diretta, hanno attaccato Cna, Confartigianato ed i lanifici accusando tutti di non pensare al destino e alle grandi difficoltà degli artigiani.
UNA POSIZIONE che Potenza contesta con forza: «Cna e Confartigianato stanno facendo un ottimo lavoro per difendere, promuovere e rilanciare il conto terzi a Prato — riprende il presidente Cna — Abbiamo anche superato barriere storiche per difendere tutti insieme il distretto, tant’è che abbiamo messo in campo, insieme a Pistoia, delle iniziative comuni nell’ottica di rafforzare il nostro potere contrattuale nei confronti di chi, davvero, ha la forza di incidere su questo aspetto. L’appuntamento del 10 febbraio è solo l’inizio».
MENTRE Confartigianato preferisce non replicare direttamente ai terzisti di Viaccia, rinviando la discussione appunto alla grande assemblea congiunta di metà febbraio, Potenza torna a concentrarsi sul tema dell’unità, un requisito che secondo lui è fondamentale per la categoria, soprattutto in un periodo di grande difficoltà: «Oggi più che mai è il momento di stare insieme. L’Italia è un paese democratico e chiunque può fondare una nuova associazione, quindi i terzisti possono fare quello che vogliono, ci mancherebbe, ma questo non è il momento delle divisioni, è il momento dell’unità. Le nostre quattro associazioni, a Prato e Pistoia, hanno messo in campo la loro forza per difendere il conto terzi su tutti i campi, sociale, economico e finanziario. In particolare stiamo cercando di intervenire nel difficile rapporto con le banche».
POI LA CONCLUSIONE, che è di nuovo un invito a stare insieme per affrontare la crisi con tutte le forze disponibili: «Se ‘Prato artigiana’ dovesse nascere ufficialmente come terza associazione — dice ancora il presidente Potenza — la nostra categoria sarebbe più debole, perché le forze sarebbero divise, disperse. Sarebbe un passo indietro, un ritorno al passato, anche perché le critiche vanno bene se sono costruttive e non portano scissioni». A questo punto il prossimo round, a meno di sorprese, è fissato per l’assemblea del 10 febbraio.
Leonardo Biagiotti
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