Poi, altrettanto certo che lo stesso Milone un appoggio alla sua lista da parte del PDL lo gradirebbe...
Un po' meno certo che il PDL segua questa strada, vista la spaccatura che sembra emergere nel gruppo dirigente pratese, ma la tentazione è evidentemente forte.
Una situazione fluida, che molto probabilmente si risolverà il giorno dopo le primarie del PD, quando sarà chiaro chi sarà il candidato sindaco della coalizione PD-Sinistrati-IDV.
MV
da il Tirreno del 01/02/09
Aldo Milone: nessun inciucio col centrodestra
Silli: «Indagine fatta per una valutazione scientifica sulla quale decideremo assieme»
PRATO. Dell’indagine del coordinamento regionale di Forza Italia, commissionata alla Ipsos, su un campione di 1000 persone, per capire quale potrebbe essere il candidato del centrodestra con maggior appeal - analisi dei dati in corso che verranno presentati tra qualche giorno - non ne sa nulla. Ma Aldo Milone, ex assessore alla Sicurezza della giunta Romagnoli, ex Pd (tessera restituita contestualmente alle dimissioni dalla giunta), ha le idee chiare su un punto.
«Io manterrò la mia autonomia. Sono candidato con una lista che è “Prato libera e sicura” e lo resterò». Niente inciuci, dunque, per Milone. «Certo non posso impedire a nessuno di sostenermi ma la decisione altrettanto certamente non può essere la mia: si tratta di una scelta personale». Prematuro, secondo l’ex assessore che ha fatto di legalità e sicurezza, in particolare sul fronte immigrazione, il suo cavallo di battaglia, parlare di nuovi schieramenti o alleanze. «Il sondaggio - spiega Giorgio Silli coordinatore cittadino di FI - è stato fatto per un unico motivo: valutare con criterio scientifico i numeri delle possibili candidature e poi sedersi a un tavolo e decidere tutti insieme». Ed è Milone ad ammettere che «discorsi sono aperti con l’Udc e con la Lega, ma non è stato deciso nulla di concreto». Per la verità qualcosa di un po’ più solido di sole chiacchiere pare sia stato avviato con la Lega, ma anche il movimento dei “Giovani pratesi”. Più distante l’Udc che con ogni probabilità farà la scelta di correre da sola con la lista “Prato prima” e con candidato sindaco l’imprenditore Alberto Caverni, consigliere comunale, ex consigliere regionale di Forza Italia e in pole per la candidatura alla presidenza della Provincia Enrico Mencattini o Francesco Querci. Rapporti tesi di Milone o nel migliore di casi inesistenti, invece con l’ex partito di appartenenza, il Pd. «Non sono io il traditore delle aspettative dei cittadini - commenta l’ex assessore - Scoprirsi oggi paladini della legalità mi pare sia troppo facile e poco credibile. I cittadini non si faranno ingannare e sapranno distinguere tra chi crede davvero che Prato abbia bisogno di misure più incisive sulla sicurezza e chi invece, a proposito di attività illegali, sostiene punti di vista taroccati».
C.O.
da La Nazione del 01/02/09
Il Pdl spaccato su Milone Luchetti: ‘No a lui candidato’
PDL SPACCATO sull’ipotesi Milone. Le acque sono molto agitate, dopo la decisione dei vertici regionali di Forza Italia di tastare il polso alla città con un sondaggio, per capire quanto potrebbe essere vincente sostenere l’ex assessore sceriffo come candidato sindaco. Nessuna decisione è stata presa, ma le domande del sondaggio — i cui risultati saranno pronti fra domani e martedì, ma che con ogni probabilità resteranno segreti —, rivelano chiaramente l’interesse per la lista Prato libera&sicura.
CI SONO due scuole di pensiero nel Pdl: si deve scegliere il nome che ha più possibilità di battere la sinistra, come sostengono ad esempio il capogruppo in Regione Alberto Magnolfi, il deputato Riccardo Mazzoni e il coordinatore comunale Giorgio Silli; il nome deve essere interno al Pdl, come invece pensano i coordinatori provinciali di An e Forza Italia, Maurizio Bettazzi e Giovanni Luchetti. Il primo non fa dichiarazioni ufficiali, il secondo sì: «Per il Pdl vota un pratese su tre, tocca a noi l’onore e l’onere della proposta. Ciò non significa chiudere le porte a nessuno, ma un conto sono le alleanze, un conto il candidato sindaco». Nelle ultime settimane Luchetti non ha nascosto il desiderio di scendere in campo, ma il sondaggio non lo cita nel trio ristretto di alternative poste ai mille interpellati dalla Ipsos: c’è Paolo Abati, considerato il candidato più probabile per il centrosinistra, c’è appunto Aldo Milone e c’è il capogruppo di Forza Italia in Comune Goffredo Borchi, che in questa fase così incandescente preferisce tacere.
IN ATTESA del verdetto del sondaggio, il più duro di tutti è il capogruppo azzurro in Provincia Riccardo Bini: «Contro Milone — ricorda — assieme a Gianluca Bini e Vinicio Mari nelle scorse settimane ho presentato un esposto alla corte dei conti sulle vicende del Trofeo città di Prato, di cui è stato presidente. Come si fa a candidarlo sindaco?». L’esposto, chiarisce però Gianluca Bini (fino a quattro anni fa leader pratese di An e ora sostenitore di Prato libera&sicura), «non è contro Milone, ma è per tutelare la Provincia: ci sono aspetti contabili poco chiari nella gestione, che risalgono anche a prima dell’arrivo di Milone: non si tratta certo di elementi gravi e Riccardo Bini sta strumentalizzando la vicenda». Contro il sondaggio e contro Milone c’è anche Sergio Cesare Bigagli, presidente di Airesis: «Siamo al ridicolo, perché l’espressione di voto che si vuol far risultare favorevole a Milone rappresenta un giudizio assolutamente parziale, di cui gli iscritti di Forza Italia non terranno conto, portando se necessario il problema nelle sedi dovute», ha detto. Di simile tenore il commento di Salvatore Sorbera, consigliere al Sud: «Un sondaggio parziale, che non fa un buon servizio alla democrazia». E Milone? Aspetta anche lui, per ora si limita a dire: «Non sapevo del sondaggio. Il Pdl farà le sue valutazioni, poi deciderà. La mia lista è Prato libera&sicura, civica, autonoma, per una città migliore».
Anna Beltrame
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