TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 18 dicembre 2007

Informazione e partecipazione

Venerdì 14 dicembre si è tenuto, in un Palazzo Novellucci gremito, l'incontro organizzato dal Coordinamento dei Comitati Cittadini e il mondo dell'informazione a Prato, rappresentato per l'occasione da Luigi Caroppo, caporedattore della cronaca locale de "La Nazione", e da Paolo Toccafondi, caporedattore del "Tirreno" di Prato, e moderato da Lanfranco Binni.

(da sx a dx: Paolo Sanesi, Luigi Caroppo,Paolo Toccafondi, Lanfranco Binni, Franco Aspite, Massimiliano Meoni, Adriana Pagliai)

(uno scorcio della sala di Palazzo Novellucci)
I due giornalisti sono stati messi immediatamente di fronte alle criticità dei media a Prato, incalzati dalla precisione dei rilievi portati dai rappresentanti dei comitati su quattro "aree tematiche" fondamentali - informazione, partecipazione, urbanistica, rifiuti - e spesso sono stati costretti ad ammettere le carenze dell'informazione locale. In particolare, sono state evidenti le difficoltà nel ribattere all'accusa di dare eccessivo spazio alle "veline" delle amministrazioni locali - tanto da passarle come "cronaca" senza indicarne sostanzialmente la fonte - e di essere carenti sul piano del "giornalismo d'inchiesta", fatto solo in parte giustificabile dalle condizioni strutturali del giornalismo locale (redazioni ridotte, pochi collaboratori, etc).
Il dibattito successivo, aperto alle domande del pubblico, non è stato meno vivace: gli interventi decisi di Mauro Vannoni (Prato Viva) e Fulvio Silvestrini hanno posto l'attenzione sull'etica della stampa e dei giornalisti, oltre che dei loro rapporti con il "potere" inteso in senso lato; Riccardo Buonaiuti e Francesco Fedi, del Comitato per la Città Etrusca sul Bisenzio, hanno insistito sulla incapacità dei media locali di riprodurre non solo la complessità di un movimento come quello dei comitati, ma anche nel "ricostruire" i fili logici delle vicende, come nel caso di Gonfienti; Lanfranco Nosi (Municipio Verde) ha ricordato il silenzio, non giustificabile, dei due quotidiani sull'affaire FIL. Non sono mancate le note polemiche anche negli interventi di Stefano Bellanca (Forza Italia) e Damiano Baroncelli (Giovani e Famiglia).

(l'intervento di Riccardo Buonaiuti)

(ancora Sanesi, Caroppo, Toccafondi e Binni, durante il dibattito)

L'incontro ha sicuramente segnato una tappa importante nel rapporto tra i media e i comitati, che sembrava aver raggiunto un punto critico in occasione dell'iniziativa, organizzata dal Coordinamento nell'estate scorsa, che aveva visto come protagonista Giulietto Chiesa e ancora il tema dell'informazione al centro del dibattito.
E altrettanto sicuramente ha evidenziato la voglia e la richiesta dei cittadini di partecipare attivamente alla vita e alle trasformazioni della città, anche e soprattutto attraverso la richiesta di una informazione corretta, libera e completa, asse portante di qualsiasi processo partecipativo.
Un vero peccato che, a seguito dell'incontro, l'unico articolo sulla cronaca locale sia stato quello pubblicato domenica scorsa da "La Nazione" - che riportiamo integralmente in calce - e che, dispiace dirlo, ma è facilmente constatabile, glissa sul tema centrale della serata- appunto, il ruolo dei media - e sul j'accuse rivolto proprio alla stampa, oltre ad una chiosa finale su una "serpeggiante" e fantomatica "lista civica" perlomeno incomprensibile.
Speriamo che, nei prossimi giorni, qualcosa veramente cambi!!!

Municipio Verde

da "La Nazione" di domenica 16 dicembre 2007
COORDINAMENTO COMITATI

‘Giunta facci partecipare’
Rifiuti e variante: chiediamo ascolto e scelte condivise

«FATECI partecipare, ascoltateci e dialoghiamo»: dal fronte del no alla fase della proposta. I comitati pratesi stanno facendo un «salto di qualità» passando dalla protesta al confronto di idee. E lo si è visto anche l’altra sera quando il coordinamento che li raggruppa ha organizzato un faccia a faccia con le testate locali della Nazione e del Tirreno. Il Ccc, il coordinamento dei comitati cittadini, chiede da un po’ di tempo ormai di essere riconosciuto autorevole e quindi di essere ascoltato in primo luogo dal sindaco Romagnoli e dalla sua giunta. Uscito delusi dall’ennesimo incontro in Comune dell’altra settimana, il Ccc mette sul tavolo la legge regionale sulla partecipazione, i cui contenuti sono evidenziati anche nello statuto comunale. «Siamo cittadinanza attiva, siamo cittadini a cui interessa la cosa pubblica e il futuro della città: facciamo domande e vorremmo avere risposte. Ma forse il solo fatto di fare domande disturba il manovratore» è stato ribadito nell’incontro sull’informazione a palazzo Novellucci. Il Cct punta il dito in primo luogo sul sindaco, sulla tendenza ormai consolidata alla «negazione al confronto» e sul fatto che sono stati identificati i componenti del Cct «come le solite facce». Ma anche se fossero le solite facce, ci si domanda, che male c’è? E poi «le solite facce» sono sicuramente veicolo di comunicazione, un passaparola organizzato spesso con una rete di mail e blog. Perché ignorarli? E sopratutto perché evitare, come spesso avviene (l’ultimo caso a Casale) di partecipare come amministratori e interlocutori principi alle assemblee?
L’attenzione dei comitati l’altra sera è stata puntata sul corretto modo di fare informazione e in particolare in relazione alla partecipazione, all’urbanistica, ai rifiuti. Nella folta platea tanti rappresentanti dei comitati: da Casale a quello che rivendica la tutela del patrimonio etrusco di Gonfienti, da Viaccia al centro; e ancora il consigliere Mauro Vannoni, i rappresentanti di Giovani e famiglia, e di Municipio verde e tanti altri. I comitati cittadini hanno fatto, è chiaro, un salto di qualità prima di tutto unedosi nel coordinamento: realtà sinergica di forze che può dare risultati in qualità rappresentativa, inoltre stretti sono i legami con le altre realtà dei comitati della Toscana. In più il Cct pratese, dopo la battaglia di piazza Mercatale (progetto accantonato), ha voglia di domandare, di avere risposte, ma anche di proporre: scelte condivise con la società civile, si dice. E l’ombra della lista civica? Serpeggia. Sotto sotto può covare anche questa volontà da parte di qualcuno, ma è ancora presto per dirlo. Anche se qualche spinta in avanti c’era stata dopo il successo del Vday di Beppe Grillo.
L.C.

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