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La mer, la fin...

venerdì 21 dicembre 2007

La risposta dei Verdi alla relazione del Presidente della Provincia Renzi sul Bilancio 2008

La risposta dei Verdi alla relazione del Presidente della Provincia Renzi sul Bilancio 2008

Nel corso della presentazione del bilancio della provincia, il presidente Renzi ha attaccato violentemente i Verdi accusandoli di essere i paladini “del no a tutto”, anzi, di aver votato si a tutto
fino a quando erano in giunta, e poi di aver cambiato linea.

Innanzi tutte queste affermazioni non rispondono al vero, in quanto i Verdi sono rimasti in maggioranza anche dopo l’immotivata espulsione del loro assessore, per ben un anno, dal 2005 al 2006, e hanno poi rotto sul merito, ovvero su una politica dei rifiuti assolutamente inadeguata e affaristica.

Non è vero che quando eravamo in giunta abbiamo votato sempre di si: abbiamo votato contro molti provvedimenti riguardanti l’urbanistica e la caccia, mentre sui rifiuti non furono presentate in quell’anno delibere di alcun tipo.

Non è vero che, dopo la nostra espulsione dalla giunta, abbiamo solo fatto opposizione.
Ad esempio, il Presidente dovrebbe avere l’onestà di ammettere che due idee che egli ha ultimamente pubblicizzato (le briglie idroelettriche dell’Arno e i pannelli solari sulle scuole della Provincia), sono idee suggerite dai Verdi: siamo disposti a rendergli merito se, oltre ad annunciarle propagandisticamente, avrà anche la compiacenza di metterle realmente in pratica.

Non è vero, in generale, che oggi critichiamo Renzi in quanto cacciati dalla giunta: è vero l’esatto contrario, ovvero che Renzi ci ha cacciati, senza nemmeno volerci ascoltare, proprio perchè fin dall’inizio abbiamo detto quello che diciamo anche adesso, sottoponendogli quelle idee ragionevoli e concrete che oggi torniamo a riproporre.

Fin dall’insediamento di Renzi nel 2004, abbiamo richiesto un coordinamento fra le aziende, l’ato e i comuni, per la capillare diffusione delle migliori pratiche sulla raccolta differenziata e sulla riduzione, in particolare sul metodo porta a porta, che costa poco ed è efficace in pochi mesi.

Il nostro assessore Romanelli, nel primo anno di mandato, aveva presentato a tutta la maggioranza uno studio sulle esperienze di raccolta porta a porta a Pisa, Bologna e Venezia, dove veniva evidenziato che questo metodo comporta, se correttamente realizzato, un incremento della raccolta differenziata fino al 70% , una riduzione dei rifiuti prodotti e la creazione di posti di lavoro.

Se il Presidente avesse realizzato per tempo queste idee, oggi non saremmo in “emergenza rifiuti”, emergenza che peraltro sostiene solo lui, visto che così non la pensano né il Presidente della Regione, Martini, né l’assessore all’ambiente della Provincia, Nigi. In ogni caso è singolare che si pensi di affrontare un emergenza con la costruzione di impianti che vedranno la luce tra 8 anni come minimo….

Matteo Renzi dovrebbe essere onesto e non cercare di intorbidire le acque con argomentazioni pretestuose. La realtà è che egli, in perfetta malafede, ha sempre mirato a realizzare quello che finalmente nel 2006 è riuscito a compiere: una giunta trasformista da cui sono stati cacciati i Verdi e la sinistra D.S., che avevano contribuito alla sua elezione, e in cui invece sono stati immessi transfughi di Forza Italia che, al contrario, le elezioni le avevano perse.

Il Capogruppo dei Verdi
Luca Ragazzo

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